martedì 30 novembre 2010

Un'altra risposta ad un lettore.

Rispondo a questo commento di Marco Leone (nome vero? Falso? non importa, almeno lui si firma).


"Ah no? dei rivali non si parla?
Solo io ho visto pagine intere per sbertucciare la Juventus? Ma come? Perdindirindina!! ma non è questione di stile non guardare in casa altrui? non ne fai un punto d'onore? come mai allora a questi si,e agli altri no? 
Sai com'e',devi essere paziente,non a tutti piace,credendo di trovarsi in un blog milanista,leggere più post sull'Inter che sulla propria squadra del cuore. 
Sai com'e'..noi non siamo moderni,sia rozzi e arretrati ma i colori nerazzurri ci fan venire l'orticaria."


Perdindirindina. Ma dove stanno ste pagine che "sbertucciano" la Juventus? Solo Marco lui le ha viste?
Ma dovre le avrà mai viste? 
Più post sull'Inter. Sto blog ha più di un anno di vita e una media di un post al giorno quindi 400 post o giù di lì. Solo una cinquantina si parla o si accenna all'Inter. Nell'anno del triplete e dopo che l'anno scorso, almeno per un po' il Milan ha sperato di rivaleggiare con l'Inter per lo scudetto. Si parla più dell'Inter che del Milan? Non mi sembra. Se ne parla meglio, come giusto che sia, visto che, volenti o nolenti, l'Inter è un modello, in tutti i sensi SPORTIVO e morale e il punto di riferimento per tutti coloro che fanno calcio in Italia. I 5 scudetti consecutivi, la Champions e le innumerevoli e recenti vittorie stanno li a testimoniare. Chi è sportivo si toglie il cappello e rende omaggio a Moratti e no, chi non lo è soffre e rosica.





lunedì 29 novembre 2010

A grande richiesta

"Già che ci sei un "forza inter!" lo puoi sempre mettere..."

"Ed aggiungerei anche PAZZA INTER AMALA!!!! Dai dillo a tutti che sei un intertriste e falla finita!!!!

HSL"

sabato 27 novembre 2010

Qualcosa su Acciuga.

Dopo Screwdrivers anche noi vorremmo dire qualcosa su Acciuga.

E lo facciamo riportando un articolo di Tutto Napoli.

"Stavolta il match clou Max Allegri rischia di giocarselo in tribunale. La partita di andata, lo scorso anno, non gli era andata troppo bene: il gip di Livorno, Rinaldo Merano, lo aveva condannato a pagare 4560 euro per una storia di resistenza e minacce ai carabinieri che lo avevano fermato dopo un sorpasso azzardato multandolo di 36 euro. Adesso il pm, Giuseppe Rizzo, deve decidere se rinviarlo a giudizio per ingiurie (e forse oltraggio) contro gli stessi militari, apostrofati come terroni e ai quali Allegri avrebbe anche rivolto una frase shock: "Le Br non facevano così male con voi. Io vi faccio perdere il posto". L’episodio è lo stesso, ma se da una parte si è proceduto d’ufficio, dall’altra sono stati carabinieri a presentare denuncia. La vicenda si è consumata il 12 maggio di due anni fa in via di Collinaia, quartiere periferico di Livorno, città natale di Allegri. Il mister sarebbe stato fermato a bordo della sua auto dopo un sorpasso azzardato. Subito dopo le presunte offese ai militari: "Tu stai zitto terrone. Io ti faccio perdere il posto". E ancora: "Dimmi come ti chiami e dove abiti e sotto casa ti mando qualcuno". Poi, sempre secondo la versione dei militari, il mister avrebbe simulato (proprio come un giocatore) di essere stato colpito dai carabinieri gettandosi a terra. Il giorno dopo Allegri è andato a chiedere scusa in caserma. "Scuse che anche oggi il mio cliente rinnova — spiega l’avvocato Anna Francini —. Allegri ha già definito il procedimento nato da questo fatto ed ha pagato una pena pecuniaria. Delle presunte querele non ha avuto alcuna notizia. Mi sembra strano che trattandosi degli stessi fatti oggetto dell’altro procedimento si possa iniziare un nuovo processo a suo carico". Nel luglio 2005 il mister era stato condannato a 3 mesi di reclusione (sostituiti con una sanzione) e 3.400 euro di multa per ingiurie contro i vigili urbani."


Fino ad oggi, complice il fatto che Allegri è un "allievo" di Galeone, mi era in simpatia. Da oggi non più.


ALLEGRI VATTENE




E Pazzini fa un altro favore all'Inter.

Parle Yoann

Dal blog Calcio Francese


E' quasi un passaggio di consegne quello che si può leggere oggi sull'Equipe che condanna a morte Gourcuff, ma incorona come nuovo prodigio del calcio made in Ligue 1, Eden Hazard del Lilla. Il boia per Gourcuff - fino a ieri rappresentante del nuovo calcio francese, il bravo ragazzo di grande talento che al mondiale fu indicato dai media come la vittima dei "cattivi" bleus come Ribery, Anelka, etc - ha il volto di Paolo Maldini. Parole durissime quelle dell'ex rossonero che rievoca il biennio in cui condivise lo spogliatoio con Gourcuff: "Gourcuff - dice Maldini - al Milan ha sbagliato tutto, il suo problema era il comportamento, non si è mostrato intelligente nel modo di gestirsi ed è un peccato perché nessuno mette in discussione le sue qualità tecniche. Al Milan non aveva nessuna voglia di mettersi a disposizione del gruppo, il calcio è uno sport collettivo. All'inizio non ha neppure studiato italiano e non voleva lavorare sulla tattica, non era puntuale. Sono successe molte cose, cose che non è possibile raccontare, ma lui sa di cosa parlo". Il giallo così si infittisce anche perché a Milano, come a Bordeaux, circolavano voci critiche sullo stile di vita del fantasista che naturalmente sono state riscotruite fantasiosamente nei meandri della rete. Ma non è tutto. Gourcuff, secondo Maldini, Gourcuff faceva troppo il bello in allenamento: "Pensava di essere perseguitato perché prendeva colpi. Ma in partitella ripeteva esagerando le finte con i compagni, è normale che alla fine ti becchi un calcio. Se giochi semplice, sei più efficace anche per la squadra". Anche in partita Gourcuff sbagliava: "Non si impegnava mai al massimo. Giocatori di meno talento si sono guadagnati rispetto perché davano tutto. Non lui e ad un certo punto è diventato un elemento estraneo al gruppo. Se c'era una regola, lui non la rispettava. Così non ci siamo più interessati a lui, non meritava più alcuna considerazione". Accuse pesanti che rievocano poi i ricordi di Ancelotti che nella sua biografia ha inserito Gourcuff tra i giocatori più ingestibili della sua carriera. Una bocciatura per il giocatore del Lione che rischia tra l'altro di restare fermo tre settimane dopo la botta rimediata contro lo Schalke, in Champions League e di sicuro salta il big match di domenica contro il Psg. L'Equipe però dopo aver "ucciso" l'ex erede di Zidane (che già nei giorni scorsi era stato bersagliato con una pagina in cui si metteva in luce il suo calo degli ultimi mesi - vedi questo post), ne ha subito incoronato uno nuovo: Eden Hazard, già noto ai lettori di questo blog e agli appassionati di Ligue 1, nonché ai big club europei che gli fanno gli occhi dolci. Immagine 4Due pagine per consacrare il nuovo prodigio che si ispira a Zidane e che da Zidane è stato indicato come un futuro grande. Per l'Equipe, nessuno è all'altezza di Eden, a pari età in Europa, salvo forse Balotelli. A titolo comprativo, alla stessa età Zidane aveva appena lasciato Cannes, Ribery giocava in C. Sotto contratto fino al 2014, se Hazard, (che ha esordito come professionista a 16 anni, 10 mesi e 17 giorni, e in nazionale a 17 anni e 316 giorni), conferma le attese, (certificate da due titoli consecutivi di miglior promessa di Ligue 1) difficile rimanga in Francia. Per Gourcuff invece il mercato per ora non offre grandi prospettive. Se il centrocampista ha lasciato Bordeaux è stato anche per tornare a mettersi in mostra in Champions League, finora con scarsi risultati. Il Milan, due anni fa, lo aveva ceduto per 15 milioni di euro. Il Bordeaux l'ha rivenduto a 22. Oggi, secondo le stime, Gourcuff vale "appena" 10 milioni di euro. Lui per ora dice: "Non avete ancora visto il vero Gourcuff". Per ora, solo in nazionale l'ex rossonero ha mostrato qualcosa di interessante, guarda caso sotto la guida di Blanc che lo aveva rilanciato a Bordeaux.  Allora, Gourcuff: affare o pacco?

ag

venerdì 26 novembre 2010

Per una cosa Galliani non sbaglia.

Da "Il blog del Pallone."



Ranking Uefa, serve un miracolo! Piccola guida alla lettura della classifica..

Come dicevo nell'articolo di ieri, la tripla vittoria delle italiane in Champions ha garantito oltre al passaggio agli ottavi di finale di tutto il nostro battaglione, anche un minimo, quasi irrisorio recupero in termini di ranking Uefa, ovvero la classifica che determinerà il numero delle nostre squadre iscritte alle competizioni europee.

L'Italia, dopo anni di magre figure in Champions (exploit nerazzurro dell'anno scorso a parte) e di accanita repulsione verso l'Europa League, adesso è in una situazione quasi drammatica, ed il momento di saldare il conto sembra arrivato. Salvo miracoli attualmente difficili da mettere in previsione, infatti, il sorpasso della Germania è cosa fatta, con tanti saluti alle nostre 7 squadre e il passaggio a sole 6 partecipanti ai due tornei continentali.

Dunque, direi che è ora di fare chiarezza sui meccanismi che regolano l'attribuzione deicoefficienti Uefa ai vari Paesi, per capire meglio le ragioni per cui l'impresa dell'Italia è disperata e difficilmente le cose cambieranno di qui a maggio.

Per calcolare il punteggio di ogni nazione, si tiene conto innanzitutto dei risultati degli ultimi 5 anni, sommando i "parziali" di ogni annata. Per essere più chiari, il coefficiente Uefa delle nazioni per l'annata 2011/12 sarà la somma dei punteggi delle annate 2006/07, 2007/08, 2008/09, 2009/2010, 2010/2011.

Come si calcola il singolo "parziale" di ogni nazione? Semplice, si tiene conto dei risultati conseguiti dalle squadre nelle due competizioni europee, secondo la seguente tabella:

2 punti per vittoria;
1 punto per pareggio;
1 punto per vittoria nei preliminari;
0,5 punti per pareggio nei preliminari;
4 punti per l'ingresso alla fase a gruppi di Champions;
5 punti da sommare ai 4 precedenti per la qualificazione agli ottavi di Champions;
1 punto per il raggiungimento di quarti, semifinali e finale in una delle due competizioni.

Il totale ottenuto per nazione viene poi diviso per il numero di squadre inizialmente ammesse per ogni singola Federazione, dando così il coefficiente finale di stagione.

Dove sta il problema? È presto detto: per il calcolo del totale di questa annata (in cui già eravamo a forte rischio sorpasso) potevamo contare su ben due annate in cui una nostra rappresentante ha poi vinto la Champions, potendo contare anche sulla stagione 2006/07 in cui il Milan vinse ad Atene la finale contro il Liverpool. Adesso quell'annata verrà sostituita di fatto da questa in corso, e quindi c'è poco da stare allegri e speranzosi.

La situazione attuale del ranking per nazioni è la seguente (tra parentesi il numero di squadre ammesse):

1. Inghilterra – 76.928 (7)
2. Spagna – 72.186 (7)
3. Germania – 62.936 (6)
4. Italia – 56.409 (7)
5. Francia – 49.678 (5)
6. Portogallo – 41.396 (4)
7. Russia – 40.541 (4)
8. Ucraina – 39.216 (4)
9. Olanda – 35.296 (5)
10. Turchia – 34.050 (2)


Il colpo di mannaia alle residue speranze di colmare quel 6.527 lo darà probabilmente l'Europa League, competizione nella quale le nostre squadre tendono a giocare con sufficienza, dandole un peso assolutamente relativo rispetto al campionato, nonostante questo sia pur sempre un trofeo europeo di una certa importanza. JuventusSampdoriaNapoli e Palermosono tutte e quattro in una situazione complicata, e viaggiano sul filo dell'eliminazione, che vorrebbe dire probabilmente addio alle residue, tenui speranze di recuperare il terreno perduto.

Il danno è quasi fatto, non resta che guardare il corso degli eventi e attendere il verdetto. Una volta toccato il fondo, si sa, si può solo risalire.

Calciopoli, ecco l’ultima intercettazione fra Meani e Rosetti


CALCIOPOLI MILAN –  Tra le telefonate che le difese presenteranno oggi all’attenzione del giudice Casoriaanche una trascurata nei giorni caldi dell’indagine: parla Meani e dall’altro capo del telefono, prima di un Lecce- Siena ( 10 aprile 2005) l’arbitro Rosetti. Divagano sul derby di Champions con Meani che trancia giudizi pesanti suMancini, Adriano ( « ha la pappagorgia » ) , Vieri ( « pareva Chinaglia a fine carriera » ) . Poi tifa per un ribaltone di Rosetti su De Santis come arbitro al mondiale del 2006 ( « anche se Massimo è forte alla Fifa » ) .Quindi, saputo che andrà ad arbitrare Lecce- Siena e che il Siena sarà il prossimo avversario del Milan parte un “ cazzeggio” ( ascoltatela su Tuttosport. com, la telefonata) su « due o tre » giocatori del Siena da far fuori. Rosetti ci ride su ( non denuncerà la questione agli organi preposti: tempo fa per altri “ cazzeggi” qualcuno ci ha rimesso punti). Da ricordare che anche nel 2006 si parlava di telefonate scherzose e toni amicali: l’esito a livello di giustizia sportiva e accuse penali lo conoscete. Il senso dello humor non albergava in Calciopoli. In ogni caso gli inquirenti nel 2006 non ebbero la pazienza di aspettare i primi 13’ di telefonata ( 17’ in totale) e si sono persi questa parte del discorso, che ora verrà riscoperto dalla Casoria a Napoli.
TELEFONATA MEANI- ROSETTI ORE 10.05 DELL’ 8 APRILE 2005
Meani: Dove vai tu?
Rosetti: A Lecce, Lecce- Siena
M: Lo troviamo noi, noi abbiamo il Siena alla prossima. Noi abbiamo Siena, poi abbiamo Par ma in casa. Dopo andiamo a Firenze e dopo c’e la madre di tutte le battaglie R: Cioè?
M: C’è la Juve. Lì poi si può decidere il campio nato.
(…)
M: Soprattutto in questi anni essere di Torino è un vantaggio, evitare la Juve che è una società chiacchierata che c’ha sempre problemi è meglio.
R: Non ci posso far niente.
M: Sei fuori da tante chiacchiere che ci sono, è vero ed è un vantaggio. Non poter fare Juve- Mi lan e Juve- Inter può essere una pecca, ma con questa storia qui sei stato sempre fuori dai casi ni e non sei chiacchierato. Che poi, adesso non voglio dire quante chiacchiere sono vere o false, non bisogna credere a tutto.
R: Eh, già? Grazie di tutto, sei molto gentile.
M: Oh, mi raccomando: non espellere solo uno del Siena, fanne un due o tre. Fai una cosa fatta bene!
R: Ma smettila, dai ( ride)
M: Non hanno neanche ‘ sti gran fenomeni, non so neanche dire chi, sai uno vale l’altro. Tra riser ve e titolari non c’è tanta differenza.
R: Ti devo dire: mai una volta ho guardato i dif fidati prima delle gare.
M: Io ti ho smadonnato dietro solo una volta, quella volta che al Livorno gli hai ammonito i due Lucarelli diffidati che andavano a giocare con la Juve. Poi alla lunga il Livorno con Lucarelli o non Lucarelli fa fatica sempre.
R: Per quanto mi riguarda mai visto una roba del genere, devo andare in campo limpido, sicuro, tranquillo.
M: Quando a me magari succede che lo stesso Boss ( così Meani chiamava Galliani, ndr) mi dica: mi raccomando sa, perché c’è Maldini o Nesta diffidati. Sai a lui non puoi rispondergli… Ma den tro di me dico: ma sarà un problema di Maldini e Nesta, mica io. Cazzo, devo stare attento a non fare falli cretini. E’ un problema del giocatore, non dell’arbitro Sì, magari dice cazzo è già ammoni to. La cultura sbagliata è che il problema è del giocatore non dell’arbitro. Eh, ma l’aveva già am monito, la seconda volta l’ha buttato fuori. L’arbi tro non deve neanche ricordarsi chi ha ammoni to o no, è una mala cultura nostra. Io lo dicevo quando arbitravo, è un problema del suo giocato re non il mio, che mi devo pure preoccupare di chi è già ammonito, c’è il regolamento. E invece pur troppo c’è la mala cultura, di dire che il giocato re ammonito è un problema dell’arbitro. Soprat tutto per certe squadre, le blasonate. Come quando dico ad Ancelotti, che vedi un giocatore nervoso: tiralo fuori per un quarto d’ora?
Interessante scoprire come lo stesso Meani non creda al teorema, tanto di moda nel 2006, delle ammonizioni mirate cui invece tiene Galliani. Per la cronaca Lecce- Siena si concluse con l’ammonizione di cinque senesi, uno solo era diffidato il difensore Bruno Cirillo che saltò effettivamente Siena- Milan del 17 aprile 2005. Resta il silenzio di tomba, fino a oggi, su questa telefonata che nel 2006 avrebbe creato parecchi guai.
fonte: tuttosport
la redazione di calciomercatonews.com

mercoledì 24 novembre 2010

E la luna di miele continua...

Il Pagellone di Auxerre-Milan

AUXERRE

Sorin:8,5 Il migliore in campo. Incolpevole sui gol, da una lezione di calcio su come si interpreta in chiave moderna il ruolo del portiere. Straordinario nelle uscite, gestisce con calma, sicurezza e qualità il possesso palla.

Hengbart: 6 Spinge bene e difende benino aiutato dalla scarsità di avversari.

Coulibaly: 5 Fa una sciocchezza delle sue (altrimenti avrebbe fatto ben altra carriera) ma per fortuna c'è Gattuso, il miglior difensore dell'Auxerre.

Grichting: 7 Partita gagliarda, mi è piaciuto molto, nonostante qualche piccola sbavatura

Ducka. 6,5. Si nota poco ed è un bene visto che da quelle parti spesso ci va Robinho che lo supera solo un paio di volte, non male.

Pedretti:8 Il professore dell'Auxerre. Veramente strepitosa la sua partita. Uomo ovunque, gestisce il possesso palla dell'Auxerre (che avrebbe meritato la vittoria ampiamente) e sfiora pure il gol con una giocata da centravanti puro.

Ndinga 6,5. Quantità e pure buona qualità.

Oliech: 5,5 Tanta corsa ma poca precisione

Sammaritano: 6 Un folletto che dimostra di saperci fare col pallone ma meno in fase di realizzazione.

Birsa: 7 Uno dei migliori dei suoi, sia in fase di possesso, che nei ripiegamenti.

Contout:6 Bel giocatore ma con Jelen sarebbe stata un'altra cosa. All'Auxerre è mancato solo il gol, l'assenza del polacco è stata molto pesante, senza di lui la squadra è stata un po' spuntata.

Chafni: 6 Senza infamia e senza lode.

Quercia: 5 Entra per dare peso all'attacco ma a stento si vede.

Alan Traorè.5 Discorso analogo a quello di Quercia.

Fernandez: 8 Fa giocare l'Auxerre meglio del Milan, spadroneggiando in palleggio e nel possesso palla. Purtoppo manca lo stoccatore e soprattutto dopo il gol del vantaggio il Milan mette l'autobus davanti alla porta. Comunque ottima Champions, avrebbe meritato di più sia all'andata che al ritorno.



MILAN

Abbiati: 5 . Non subisce gol ma da un senso di continua insicurezza.

Abate: 5. Il discorso di sempre: per essere scarso, come lo conosciamo, ha fatto una figura quantomeno decente. Però almeno non dovrebbe toccare la palla con le mani, ennesimo regalone arbitrale.

Nesta: 5,5. Qualche errorino di troppo.

Thiago Silva:7 Il migliore della difesa. Un po' timoroso quando spazza a ripetizione in fallo laterale.

Zambrotta: 5. Gioca di mestiere. Ma non basta. Corre poco e sbaglia di più.

Gattuso:2. Come si può mangiarsi un gol così?

Ambrosini: 4 . Andava espulso al primo fallo o almeno al secondo. A parziale scusante il fatto che per me, quella non è la sua posizione.

Flamini: 4 Imbarazzante. Sbaglia di tutto e di più. Lo stimo e per questo mi aspetto ben altro. Anche lui rischia il rosso diretto. L'unica cosa buona i tentativi di inserimento.

Seedorf:4 Si fa vedere in un bel tiro e in un paio di disimpegni. Per il resto un fantasma.

Ibrahimovic. 8 Lezione di calcio. Il Milan, in questo momento è lui.

Robinho: 4 Stesso discorso di Flamini ma almeno è vivace.

Boateng:4 Pure lui sbaglia tutto. Ha fisico e tecnica: gli manca il cervello.

Ronaldinho: 8 Entra e fa in pochi minuti quello che a Robinho non riesce in partite intere: la classe non è acqua e le chiacchiere stanno a zero: magico.

Strasser: Sv. Una comparsata finale.

Allegri:6 Continua a vincere e continua a non convincere. Questo Milan non ha un'identità e se ce l'ha non è quella di una squadra da scudetto.

COLLEGIO ARBITRALE:2. Troppi pochi cartellini per una partita che ha visto troppi falli violenti (quasi tutti da parte rossonera), in particolare due fallacci in successione di Ambrosini e Flamini da rosso diretto nel primotempo. Poi la ciliegina del rigore negato: la solita (brutta) storia.

martedì 23 novembre 2010

Verso Auxerre-Milan




AUXERRE (4-4-1-1): Sorin; Hengbart, Coulibaly, Grichting, Dudka; Oliech, Pedretti, Ndinga, Birsa; Sammaritano; Contout.
MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta; Gattuso, Ambrosini, Flamini; Seedorf (Ronaldinho); Ibrahimovic, Robinho.

domenica 21 novembre 2010

Ibra è sempre decisivo.

Ibra è sempre decisivo, infatti il Barcellona senza di lui ieri ha fatto solo 8 gol sul campo di un Almeria, dove lo scorso anno, con lui, non era andato oltre il pareggio. Un Messi mostruoso, 3 gol e due assist ieri, 22 gol e 9 assist in sole 17 partite giocate questa stagione.  Battute a parte, tornando alla partita con la Fiorentina, come sempre orrida (inevitabilmente visto quel centrocampo, quei terzini, etc...). La classifica sorride ma la sensazione è che già adesso, a un terzo del campionato, si sia raschiato il fondo del barile. Di certo , cinisimo a parte (e sorvoliamo, solo per evitare di ripeterci, di parlare dell'arbitraggio) non si vede neanche l'ombra di una squadra da scudetto.

sabato 20 novembre 2010

Verso Milan-Fiorentina


Squadra
AC Milan
4-3-1-2
A disposizione
1Amelia
25Bonera
76Yepes
15Papastathopoulos
18Jankulovski
27Boateng
70Robinho
Squalificati
Abate
Indisponibili
Oddo, Inzaghi, Pato, Pirlo
Squadra
Fiorentina
4-2-3-1
A disposizione
35Avramov
5Gamberini
31Camporese
29De Silvestri
7Santana
6Vargas
9Babacar
Indisponibili
Felipe, Frey, Jovetic, Montolivo, Mutu, Zanetti

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