mercoledì 31 marzo 2010

Lichtsteiner!!!!

No, non sono morto, mi spiace deludere qualcuno. Sono stato impegnato, come detto, per via delle elezioni regionali e contemporaneamente avevo affidato il mio pc in assistenza. Ora sono un po' impegnato a reinstallare un po' di software e a (ri)prendere dimestichezza con Ubuntu ma da oggi il sito tornerà a essere aggiornato giornalmente.
A domani, dunque.

venerdì 26 marzo 2010

Roma-Inter- L'ultima spiaggia. Leonardo ci crede ancora? Weekend Elettorale. Il tifoso milanista ha una grande occasione di dimostrare il suo disappunto al suo presidente.



Avviso ai naviganti. Causa impegni elettorali CVD non sarà aggiornato questo fine settimana, e probabilmente fino a lunedì compreso. Ci scusiamo con i lettori. Ricordiamo loro che il voto è un loro diritto e anche un dovere, che in questo frangente può anche avere una valenza ulteriore.
Un messaggio, ben chiaro e diretto rivolto al presidente.

Perché Caro Vecchio Diavolo è diverso dagli altri blog(1).

Per tanti motivi. Anche perché non diamo spazio al quello che scrive Tuttosport.
Orgogliosi di essere diversi. Orgogliosi di essere leale con chi è leale.

giovedì 25 marzo 2010

Non ce n'è.

Il Milan è scoppiato, Leo lo sa e per questo rinforza il centrocampo. Ma non basta e la coperta rimane sempre corta e non potrebbe essere diversamente.
Superpippa ancora una volta è stato decisivo in negativo: il gol divorato (in fuorigioco non segnalato) può essere il riassunto della sua carriera.
Pirlo ha straperso (oltre alla testa) il duello tra "zingari" con Valiani.
Degli altri che dire?

Thiago Silva ha fatto vedere tutti quei limiti che ben conoscono in Brasile ma che ancora era riuscito a nascondere quest'anno. Idem Abbiati. Flamini troppo falloso. Ronaldinho predica nel deserto. Huntelaar gioca sempre troppo poco e mal servito. Seedorf fa quello che può.
Questi sono i migliori che abbiamo, tra quelli che non sono in infermeria. Non parliamo degli altri.
Per fortuna che i punti di vantaggio dalla quarta e dalla quinta sono tanti, altrimenti..
E poi c'è pure la beffa di Bojinov (altro che Balotelli).
Noi l'avevamo detto di non illudersi troppo.
E' da Natale che la squadra cammina e la condizione continua a calare.

Come dissi in tempi non sospetti la vera e unica possibile anti-Inter è la Roma, che ha un organico sontuoso, soprattutto se paragonato al nostro.
Questa Sneijder-dipendenza  dell'Inter proprio non s'è vista e ora che è tornato in forma Eto'o credo proprio che l'Inter avrà ancora maggior facilità nell'andare al gol.
Piccolo commento di chiusura. E' tornato in campo Christian Chivu: auguri Christian.
Alla faccia degli iettatori di Sport Mediaset.

mercoledì 24 marzo 2010

Pato-Paloschi. Il futuro è già ... in infermeria.

Stasera Parma-Milan, ennesima partita "decisiva" della stagione. Non ci sarà Pato, infortunato cronico e neppure Paloschi  per lo stesso motivo.
4 gol in 17 partite non è certamente un bottino esaltante ma il tempo è comunque dalla sua parte.
Tuttavia questi infortunii , come per Pato, fanno preoccupare.
O almeno dovrebbero , chi di (in)competenza.

martedì 23 marzo 2010

Leonardo ci crede. Di nuovo.

da Repubblica.it

Sprint Milan
Leo ci crede

L'allenatore rossonero carica i suoi: ''Abbiamo 27 punti a disposizione, dobbiamo dare tutto in questo finale di campionato''. Anche senza Pato: ''Vinciamo coi giocatori a disposizione''


Sprint Milan Leo ci crede
MILANO - A nove giornate dal termine, il campionato italiano di calcio è più aperto che mai e il Milan, ad un solo punto dalla capolista Inter, ci crede ancora.

''DOBBIAMO DARE TUTTO'' -
 ''Ci sono 27 punti a disposizione. Bisogna dare tutto, possiamo farlo nello sprint finale. I giocatori finora non sono stati bravi. Di più". Parla così Leonardo che domani, con il suo Milan, è ospite del Parma. "Tutte le squadre daranno il massimo per raggiungere i rispettivi obiettivi. Il Milan ha detto la sua finora e penso possa farlo fino alla fine", dice il tecnico brasiliano. "Ci sono state situazioni difficili, molto complicate a livello personale. Il mio contributo qual è stato? Non lo so, ma so che c'è stato un grande cuore della squadra. I meriti dei giocatori sono tantissimi - dice il tecnico -. Il secondo posto in questo momento è una gran cosa. Non dimentichiamo dove eravamo all'inizio: siamo lì e la squadra è molto concentrata''.

PROBLEMA PATO - Il Milan dovrà rinunciare a Pato in questo finale di stagione. Il brasiliano infatti deve fermarsi per un nuovo infortunio muscolare. "Si è fatto male il 5 gennaio all'adduttore, poi si è infortunato alla parte posteriore della coscia - spiega Leo -. E' tornato, si è fermato di nuovo, ha sofferto per questa situazione e ora ha avuto una ricaduta. Starà fuori ancora, noi dobbiamo fare in modo che questa assenza non sia pesante. Bisogna essere efficaci e riuscire a vincere con i giocatori che sono a disposizione - aggiunge -. Tante squadre hanno problemi con gli infortuni. Si fa fatica a gestire la situazione quando si gioca mercoledì e domenica"

DINHO L'ARMA IN PIU' - Se Pato è out, per fortuna del Milan c'è un Ronaldinho più in forma che mai. Il numero 80 si sta esprimendo a livelli tali da meritare la convocazione in Nazionale? "Capisco perfettamente la situazione di Dunga, che è lì da 4 anni. Il ct ha creato una base e vuole mantenerla. Se un giocatore sta bene, va considerato", dice Leonardo. "Secondo me Ronaldinho sta molto bene, penso che Dunga ci stia pensando. Ronaldinho è un elemento che non divide l'ambiente, porta un contributo positivo", spiega.

''INZAGHI UN ESEMPIO'' - Tra gli attaccanti rossoneri che hanno avuto meno spazio, c?è Pippo Inzaghi. Leonardo ha solo elogi per lui: "E? sempre un esempio. E' un trascinatore anche in allenamento, ma non può fare 10 partite di fila - dice l?a llenatore -. Lo dico a lui e lo dico a voi: va gestito. Huntelaar ha giocato meno minuti ma ha fatto cose importanti segnando gol che hanno portato punti". L'assenza di Pato potrebbe favorire una modifica dell'assetto. Potrebbe arrivare una nuova occasione per Mancini: "Nelle poche partite che ha giocato, ha fatto buone cose. Sicuramente deve recuperare: appena è arrivato si è fatto male, per lui è stato tutto in salita". (23 marzo 2010)

IL MIO COMMENTO: Povero Leo. Diceva le stesse identiche cose per il ritorno a Manchester. Come finì?
Non sarebbe meglio guardarsi dietro e procedere a fari spenti?

lunedì 22 marzo 2010

Il futuro è nostro: la primavera, per non essere da meno, prende 4 pappine dall'Inter.





Una volta i ragazzi delle giovanili sognavano e cercavano di imitare i giocatori della prima squadra.
Il Milan segue la tradizione ma in questo caso il sogno è in realtà un incubo.
Impalpabili Zigoni, Adiiyah (nonostante il gol, fortunoso, rimpallato), sostituito da un esasperato Stroppa, così come  il resto della compagnia.
Ha segnato Beretta, ma è Samuele, quello dell'Inter, quello bravo.
Ora il Milan è ancora primo: l'Inter è a -4 ma con ben due partite da recuperare, insomma forse un sorpasso vero riusciamo, almeno qui, a vederlo.

Un Inter per scelta senza Arnautovic (classe 89 come Adiyah), Santon (1991) Khrin (1990), lo stesso Balotelli che perché no poteva essere impegato in una partita così importante dato che altrove non gioca, ma anche , aspettando il fenomenale Coutinho (1992)  Fossati (1992, il nuovo Fabregas, che era nostro e ci siamo fatti soffiare come polli), Dell'Agnello (1992) e regalandoci pure Crisetig e Tremolada in panchina e almeno parzialmente Stefanovic.
Insomma una dimostrazione di superiorità su tutta la linea.

Il miracolo di Pederzoli, un re Mida al contrario (come Berlusconi insomma, per ultimo chiedasi a Blockbuster) che trasforma in merda tutto quel che tocca, dal settore giovanile del Liverpool (da quando arrivò lui non sono più usciti i Gerrard, gli Owen, i Carragher), al peggior Torino della storia (retrocessione e pure un girone d'andata disastroso in serie B): spendere  milionate di Euro (solo per il nostro "formidabile" tridente d'attacco quasi quattro milioni (Zigoni 1.200.000, Adiyiah 1.400.000, 1 milione solo per la metà di Beretta), Hotter un altro milione etc..., stelline pagate oro ma che però sfigurano ai prodotti fatti in casa 100% Inter Caldirola e Destro.

Il Tabellino


Milan (4-2-3-1): Donnarumma; Ghiringhelli, Romagnoli, Pasini, De Vito; Strasser, Novinic; Oduamadi, Merkel (Beretta 58'), Adiyiah (Schenetti 46'); Zigoni (Pedrocchi 79').
A disposizione: Perucchini, Meregalli, Motta, Scampini.
Allenatore: Stroppa.

Inter (3-4-3): Belec; Natalino, Caldirola, Rigione; Donati, Carlsen, Nwankwo, Biraghi; Obi( Stevanovic 66'), Destro (Fortunato 83'), Alibec (Beretta 64')
A disposizione: Bavena, Kysela, Crisetig, Tremolada.
Allenatore: Pea.

Gol: 24' Destro (I; rigore), 29' Obi (I), 31' Adiyiah (M), 41' Rigione (I), 81' Beretta (I).



Non ci resta che "consolarci" (sic) con l'ennesima scorrettezza (per la serie le televisioni non contano) dei sicari di Striscia la Notizia, puntualissimi come sempre, come furono anche col grande Eto'o, a cercare di creare zizzania.(tra l'altro tutti le versioni del video che ho visto hanno l'audio fuori sincrono, cosa piuttosto sospetta: Balotelli è stato doppiato? A pensar male spesso...)
Patetici, francamente, certi milanisti che si eccitano per una cosa del genere. Presi per culo da un ragazzino "milanista" come fossero un George Leonard qualsiasi alle prese con il "bisessuale" Mauro Marin(l'uno vince il GF, l'altro un bell'ingaggio da papà Moratti).
Zimbelli.

domenica 21 marzo 2010

Campagnaro nega il sorpasso

Dopo una partita equilibrata e combattuta, a tratti vibrante e intensa, il Milan riesce a mantenere inalterato il distacco dalla capolista Inter ma vede avvicinarsi sempre più una Roma rigenerata dalla ritrovata vena realizzativa di Toni. Poco da rimproverare ai nostri che hanno dato quello che potevano e con grinta e voglia hanno cercato il sorpasso ai danni dei rivali nerazzurri. Migliori Inzaghi e Ronaldinho, da bocciare Oddo. Cattedratico Thiago Silva.
Il primo tempo ha lasciato qualche indicazione.
C’è da capire chi faccia meno schifo fra Abate ed Oddo a livello difensivo. Visto il Massimo di questo primo tempo non saprei proprio. Memorabile come manda a farsi fottere il fuorigioco nell’occasione del vantaggio partenopeo e poi non contento in un parapiglia di cui ci ho capito poco fa pure blocco su Abbiati permettendo a Campagnaro di metterla a porta sguarnita.
C’è da capire se Pato è una femminuccia o se i medici del Milan non capiscono una sega o se entrambe le cose cooperano per farci assistere a boiate come quella di uno che viene da un infortunio muscolare e se ne esce dopo un quarto d’ora.
C’è da capire come gioca il Napoli. No perché io mica l’ho capito e pure Aldo Serena mi pare abbia fatto fatica a capirci qualcosa. Lui dice 4-4-2 ma a me è sembrato un 3-4-2-1 con Campagnaro più sulla linea di mediana, Grava a uomo su Ronaldinho, Hamsik trequartista di destra e Quagliarella trequartista di sinistra. Però boh, perché a volte sembra un 4-5-1. Ma insomma, che Mazzarri sia un signor allenatore camaleontico e tatticamente sempre sul pezzo non lo si scopre certo oggi.
C’è da capire quanto ci vorrà per far diventare titolare fisso del centrocampo del Milan il Flamini che salva il gol fatto del raddoppio del Napoli al minuto 19 su Quagliarella, mentre Oddo dormiva ovviamente.
Poi il tempo fa cagare e non sembra ma è primavera ed ecco che Inzaghi si risveglia. Solito cross a rientrare a spiovere di Ronaldinho e la piazza di testa, lasciato da solo, come il miglior Borriello, a proposito com’è mancato nel farci tenere palla su, contate tutte la palle lanciate in avanti dai Favalli di turno e consegnate al Napoli nei primi venti minuti di sofferenza iniziale.
Cos’ha detto il secondo tempo invece?
Che noi siamo come una berlina di media cilindrata costantemente tenuta al limite. Stiamo girando a ritmi che non ci competono e per farlo dobbiamo dare il 110% ed anche di più ad ogni partita, prima o poi il motore si romperà.
Che Antonini a sinistra e Zambrotta a destra è la coppia di terzini migliore che ci possiamo permettere. Appena è entrato il primo Maggio è sparito e Zambrotta ha tenuto a bada Campagnaro che di Oddo aveva fatto quello che aveva voluto.
Che Grava è riuscito nel suo intento, tranne in un’occasione (quella di Inzaghi dopo azione personale del Gaucho), di riuscire ad innervosire Ronaldinho che di è dato ad un duello personale col suo marcatore i cui frutti sono stati: la sua sparizione dal match, la sua ammonizione ed il rallentamento del gioco a dismisura.
Che Flamini va dappertutto e interviene su tutti ma se mi fa un fallo come quello su Campagnaro allora non si può – forse – lamentare se fa tanta panchina. Il rosso c’era tutto e limpido come un cielo senza nubi. Non il cielo di oggi per intenderci.
Che Pirlo sa anche fare il centrocampista corridore quando ci si mette ma non ne azzecca davvero una quanto a passaggi o appoggi. Però almeno ora si sbatte. Certo che vedere la fascia a lui o a Gattuso in questa stagione mi fa rabbrividire. Già io la toglierei ad Ambrosini per darla Nesta quindi figuriamoci a loro due.
Che finiremo terzi ed il duello Scudetto sarà fra Roma e Inter. Segnatevela questa.



Adamos8181

Tra i due litiganti... il terzo gode.



Inter 60
Milan 59
Roma 56

Io lo dico fin da quest'estate. La Roma è l'unica vera possibile anti-Inter.
E' li solo e solamente per meriti suoi. E ha ancora tante cartucce da giocare, al contrario nostro, che siamo alla canna del gas.

sabato 20 marzo 2010

Un week end da brividi


Che può dare una direzione al campionato.
Se il Milan può ritrovarsi incredibilmente in testa da solo, è anche vero che l'Inter potrebbe di nuovo prendere il largo. O rimanere tutto com'è.
Vedremo.

venerdì 19 marzo 2010

I sorteggi della Champions. Il mio commento



Intanto sono usciti i sorteggi di Champions

Inter-Cska Mosca
Barcellona-Arsenal

Manchester Utd-Bayern Monaco
Olympique Lyonnais- Girondines Bordeaux

Il Cska non è squadra da sottovalutare, soprattutto davanti è parecchio temibile.
Per il resto credo che il Barcellona se dovesse passare è meglio incontrarlo in semifinale che in finale.
Una francese sicuramente in semifinale dato il derby, ma l'altra finalista uscirà probabilmente dallo scontro Utd-Bayern. Sento snobbare un poì troppo i bavaresi, che per me erano invece e rimagono una delle favorite assolute per la vittoria finale.

martedì 16 marzo 2010

La classe e l'orgoglio: Inter orgoglio italiano in Europa.

Una Grande Grande Grande Inter che se è andato a  giocarsela a Londra con 3 punte, due mezzepunte, due terzini di superspinta e pure un centrale di difesa con spiccate attitudini offensiva, contro un ottimo Chelsea che ha fatto il suo e può andare  acasa senza grandi rimpianti (a proposito adesso Drogba avrà i martedì e mercoledì liberi per andare a fare a "sportellate" a casa di Borriello), l'Inter ha dimostrato non solo di potersela giocare alla pari, ma di essere SUPERIORE al Chelsea, nel gioco, nella gestione della partita, nel carattere, nel suo essere squadra e non mollare mai, neanche in quelle situazioni che sembrano più disperate.
Molte volte l'Inter è sembrata a un passo dal capitolare ma si è sempre salvata per la bravura, la caparbietà, la concentrazione dei propri difensori capaci di recuperi in extremis straordinari più che per errori altrui.
Il Chelsea ha giocato bene, anche meglio del previsto visto la carenza di inventiva che costituzionalmente ha e le sue occasioni le ha sapute creare. Ma l'Inter, da grandissima squadra ha tenuto senza mai rinunciato a rilanciare prendendo sempre più campo man mano che il tempo passava, sprecando anche molto, ma segnando un gol splendido su una giocata magistrale dell'immenso Snejider(migliore in campo), e del ritrovato Eto'o che pur non giocando ancora una partita brillantissima ha fatto un gol splendido: controllo a seguire e tiro nell'unico quadratino di spazio libero non avendo praticamente alternative, con il difensore che incombeva: grande grande grande: che guardi e impari Pato. Ancora una volta decisivo Eto'o, non è la prima volta che gli capita di esserlo allo Stanford Bridge, ancora una volta ha vinto la sfida con Drogba. Un Eto'o simbolo di un' Inter che può soffrire ma non molla, mai.
Grande Chelsea (più di così non poteva fare e non dimentichiamoci che si sta giocando, alla pari, la Premier con lo stesso Manchester Utd che con noi ha fatto due partite di allenamento stra-umiliandoci).
Grandissima Inter.
Onore a Carletto, onore a Mou, che ha rischiato tantissimo lasciando a casa Balotelli (se fosse uscito sarebbe stato massacrato dalla stampa) e invece ha vinto la scommessa, dimostrando ancora una volta di averceli grossi così.
Grande Inter, onore e orgoglio del calcio italiano.

Stanotte ho fatto un sogno...


...e l'Inter che usciva all'ultimo minuto dalla Champions. Sogno premonitore o "spremonitore". Magari porta bene all'Inter. In ogni caso, che sia una bella partita, senza polemica, e che vinca il migliore.
W il Football!

lunedì 15 marzo 2010

E se ci fosse un "disegno politico" nei favoritismi al Milan

dal blog Linea Gotica


A pensare male a volte ci si prende, d'altronde siamo il paese del più grande e vergognoso scandalo sportivo della storia (Calciopoli), in cui fu coinvolto anche il Milan, non dimentichiamolo.
Berlusconi è in chiara difficoltà, lui che ha creato la sua fortuna politica sull'immagine, su ciò che ha fatto, nell'imprenditoria, nel calcio, ecc. La sua squadra è stata sbattuta fuori dalla Champions, gli servirebbe lo scudetto per rifarsi un pò di immagine in quell'ambito. Da inizio campionato il Milan è stato favorito dagli arbitri, cosa che si è incredibilmente intensificata nelle ultime giornate (a ridosso delle elezioni Regionali, guarda un pò...). Il Milan non ha uno e dico uno episodio sfavorevole in questo campionato, mentre ne ha avuti tantissimi a favore e se è ancora in gioco per lo scudetto è solo grazie ai sistematici errori arbitrali che lo hanno favorito.
Più che il Milan potrebbe essere Berlusconi ad avere bisogno di questo scudetto e ciò che sta succedendo è poco bello...



IL MIO COMMENTO: Uno che la sapeva mooolto lunga diceva che a pensar male, spesso, ci si azzecca...

domenica 14 marzo 2010

LA FORZA DELL'ALCHIMIA




Diciamolo subito: non abbiamo giocato bene. Non l'abbiamo fatto nel primo tempo - veramente pessimi - ma nemmeno nella seconda frazione di gioco dove pur abbiamo avuto più facilità nel renderci pericolosi. Però abbiamo giocato credendo nello Scudetto. Ecco, se questa squadra, che è inferiore all'Inter - e dopo aver perso Nesta, Abate e Beckham, probabilmente è inferiore sia alla Roma che alla Juventus - giocasse per il terzo posto probabilmente non avrebbe mai vinto questa sera. Abbiamo strappato i tre punti grazie a questo sogno, a questa speranza, a questa follia, a questa alchimia che ha riportato l'entusiasmo e la gente allo stadio. Senza questa forza irrazionale che ci ha presi ci saremmo accontentati del punto e invece no, guidati da due vecchi leoni bistrattati come Seedorf e Inzaghi ci siamo presi la possibilità di continuare a credere a questo sogno. La sensazione è che nulla ma proprio nulla lasci pensare che una rosa già monca cui vengano tolti ogni settimana altri giocatori possa davvero impensierire l'Inter. Limitiamoci a cavalcare l'onda e succeda quello che deve succedere. Comunque saremo orgogliosi di Leonardo e dei giocatori, del lavoro di altri molto meno.

Il primo tempo rossonero è stato inguardabile. Ma me l’aspettavo. Insomma il Chievo è una specie di United nostrano che per fortuna non ha Rooney anche se Pinzi è in versione Park e forse Sardo così tanto peggio dell’ultimo Neville non è. Belli corti i clivensi, linee strette, densità in mediana, bravi nelle ripartenze, aggressivi, pressano alto, difendono in tanti ma sono pronti ad attaccare con altrettanti uomini, conoscono la parola “sovrapposizione” e quella “movimento senza palla”… queste partite qui devi solo sperare che gli altri finiscano la benzina il prima possibile perché ormai è noto a tutti che il Milan a ritmi alti non esiste, a maggior ragione se non hai Pato e se pur avendolo a disposizione non metti l’unico centrocampista con un po’ di passo e cioè Flamini. Per carità non sarà un fuoriclasse assoluto ma è inconcepibile che non sia titolare fisso in questa squadra. Non c’è un motivo logico per cui il Flamini di Roma e di Manchester debba lasciar spazio al sig.Gattuso. Non c’è.

Così notiamo che Abate prima di infortunarsi seriamente oltre a rimostrare le solite carenze tecniche individuali da brividi aveva come al solito fatto il consueto errore in marcamento su Mantovani concedendogli la traversa. Avevamo pure visto Favalli toppare nei primi due minuti ben un paio di appoggi facili facili ed un fuorigioco, tanto per non farsi mancare nulla. Avevamo ammirato l’unica punta centrale essere costretta ad allargarsi per trovare una palla giocabile scaricando poi sull’attaccante laterale che crossava per il nulla, anche quella di giocare con due punte a Roma e Manchester e non in casa col Chievo non l’ho capita sinceramente, forse il virus virale di Huntelaar ha fatto optare Leonardo per non schierare subito gli unici attaccanti centrali a disposizione, deve essere così altrimenti non si spiega. E poi altri noti motivi quali il Dinho che viene portato lontano dall’area dal terzino destro avversario, il Becks nervoso e spesso fuori tempo che non sa a chi crossare perché il Borriello non per colpa sua deve svariare e ci sta poche volte in mezzo, il Ringhio versione caterpillar piantato, lo Zambro che vedi avere ancora le stimmate di quello che un tempo fu un grande terzino ma che ora più di quello non ce la fa a dare, l’Andreino da Brescia che accorcia e mette anche qualche dribbling ma sulle conclusioni da lontano e sulle punizioni lasciamo perdere. Insomma, ci hanno imbrigliati per bene e senza fatica, meritavano pure il vantaggio, che c'era su una rete annullata per un fuorigioco millimetrico che fuorigioco non era. Cose che succedono.

Nel secondo tempo lo spirito della squadra è diverso. Nulla di eccezionale ma la rabbia è quella giusta. Rischiamo di prendere qualche contropiede pericoloso ma siamo più presenti in area, soprattutto con l’ingresso di un Inzaghi sorprendentemente brillante e perfino bravo nel dribbling. La presenza delle due punte abbassa la linea difensiva clivense e permette a Ronaldinho di andare con maggiore frequenza a rimorchio trovandosi libero per la conclusione dal limite, in ben due occasioni. Oddo mostra – come aveva già fatto fino alla partita col Marsiglia – di non essere niente di che ma di essere comunque superiore ad Abate, si sovrappone e dà corsia a Beckham, che poi metta dei cross indecenti è un dettaglio che conosciamo ma almeno in difesa esiste a differenza del campano che proprio non sa cosa voglia dire seguire l’uomo. Zambrotta cresce e pare perfino forte se raffrontato allo Jankulovski di mercoledì, cioè dello Jankulovski di sempre non solo di mercoledì. Beckham prima di essere vinto da un tendine malandrino si era dato una mossa combattendo con grande ardore e carattere. Manca però l’ultimo tassello. Va tolto un inguardabile, confusionario, impreciso, indecente Pirlo per far entrare Seedorf. L’olandese mostra subito di essere in palla divenendo un attaccante aggiunto ed un piede in più con cui dialogare per Ronaldinho. A differenza poi del “regista” italiano sa ancora come si calcia da lontano, chiedere a Sorrentino per credere, e probabilmente a qualche milione di gufi che al primo minuto di recupero forse stavano già festeggiando lo scampato pericolo. E' meno 2.

Adamos8181

Eiaculatio Praecox

Sento in giro molto entusiasmo per una vittoria un po' così venuta con tanta fortuna e un pizzico di caparbietà ma che non lascia intravedere di certo una squadra schiacciasassi in grado di vincerle tutte o quasi, le dieci partite, che mancano alla fine.
Piano, piano, che così ci si fa ancora più male.

Vorrei sentire un parere "tecnico" da parte di Ro-idiota su Clarenzio.
Per anni è stato l'uomo squadra. Oggi può essere in confronto a Pirlo fa ancora la sua porca figura, nonostante gli anni.



Milan- Chievo:vincere per provare a uscire dalla depressione, e per poterci illudere, almeno un po'





Stadio  San Siro, ore 20:45 , Arbitro  Emidio Morganti


Milan



12 C. Abbiati 
20 I. Abate 
23 M. Ambrosini 
33 S. D. E. Thiago 
15 G. Zambrotta 
8 G. Gattuso 
21 A. Pirlo 
10 C. Seedorf 
11 J. K. Huntelaar 
22 M. Borriello 
80 . Ronaldinho 
 Panchina
1 . Dida 
18 M. Jankulovski 
19 G. Favalli 
44 M. Oddo 
16 M. Flamini 
32 D. Beckham 
9 F. Inzaghi 
 Allenatore
 Leonardo 



Chievo



28 S. Sorrentino 
20 G. Sardo 
5 D. Mandelli 
33 M. Yepes 
4 A. Mantovani 
10 O. D. S. Luciano 
16 L. Rigoni 
7 M. Marcolini 
6 G. Pinzi 
31 S. Pellisier 
83 D. A. M. Paula 
  Panchina
18 L. Squizzi 
2 S. Morero 
17 B. Jokic 
19 L. Ariatti 
9 S. Bentivoglio 
11 M. P. Granoche 
23 E. Bogdani 
  Allenatore
  Domenico Di Carlo 

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