lunedì 31 gennaio 2011

Raiola for president! (ma anche no).

"Secondo me, ma  potrei sbagliare...." è un bell'articolo e soprattutto molto lucido, d'Elbonito.



Passerò per un criticone della società a prescindere, sticazzi. A me questa storia che siamo passati da pendere dalle labbra di Bronzetti a quelle di Raiola non va proprio giù. Alcuni mi dicono “meglio dipendere dal pizzaiolo che da uno che rifilava pacchi”. Io non sono d’accordo neanche su questo. Perchè gli ultimi tre acquisti della sua scuderia a me non piacciono, per motivi che ho già detto nei post precedenti.
Ma poi, mi chiedo: perchè sono stati presi questi giocatori? Apparentemente solo Van Bommel è una acquisto che ha senso. Un mediano ci serviva, si può discutere sul fatto che era meglio prendere qualcun altro, ma di certo non sul fatto che l’olandese sia pronto a giocare subito. Ma prendere Emanuelson, un’ex grande promessa di cui si ignora l’esatta collocazione nello schema di Allegri, e soprattutto Didac Vilà, un giovane terzino totalmente sconosciuto, perchè comprarli? Non sono utili nell’immediato, non hanno, almeno sulla carta, la prospettiva per poter dire che saranno grandi in futuro. Ma allora perchè prenderli? La risposta la sappiamo tutti, solo che qualcuno crede alla cazzata gigantesca che in realtà sono giovani che servono per fare la squadra del futuro… Vabbè, crediamoci tutti dai. E qualcuno sta già uscendo fuori dicendo che in realtà gli osservatori del Milan sono arrivati su questi giocatori prima di tutti gli altri.
Io, dal basso della mia incompetenza, avevo proposto nomi non altisonanti ma che hanno già dimostrato qualcosa e soprattutto non sono bolliti: gente come Sissoko, Lazzari e Poli per il centrocampo, Criscito, Taiwo, Aogo, Armero, Tremoulinas come terzini. Mica fuoriclasse, semplicemente gente giovane che ha calpestato i campi di gioco in campionati importanti, o che almeno hanno fatto la trafila nelle nazionali di appartenenza. Insomma, giocatori seri, che poi possono andare bene o male, ma con un curriculum inappuntabile.
Il mio amico redattore Lpf dice “Guardiamo cosa combinano e poi diremo la nostra”. Come non dargli ragione… Però quante volte ce lo siamo fatti in questi anni questo discorso per poi risponderci sempre allo stesso modo? Cavolo, bisognava prendere un terzino serio visto che siamo in condizioni disastrose là dietro, non l’hanno fatto. Anzi, hanno preso lo sconosciuto di Raiola.
Ibra e Robinho sono due grandi acquisti che garantiranno (speriamo) lo scudetto, Cassano ci darà una mano in questi mesi, Boateng è stato preso con qualche pasticcio ma alla fine si sta rivelando utilissimo,Yepes per qualche partita è affidabilissimo. Tutto bene, e ringraziamo società e dirigenza per questo.
Ma un vero progetto studiato a tavolino con serietà e competenza che aprirà un pluriennale ciclo rossonero arriveranno o dobbiamo rassegnarci a vivere alla giornata grazie alle voglie di un procuratore anche i prossimi anni?
Giusto per saperlo, tanto noi milanisti si rimarrà sempre e comunque.




Un commento sulla giornata


E' stata una giornata importante. Ho aspettato la fine di Juventus-Udinese per fare un riassunto della lotta scudetto, in cui nonostante tutto la Juve c'è ancora, la distanza è più o meno quella che aveva la Roma lo scorso anno contro un'Inter di certo più forte di questo Milan. Un Milan che vince in trasferta una in 10  a Catania (complimenti a Van Bommel, già l'acquisto mi sembrava inutile prima...) Una di quelle partite che si dice che negli anni normali si finiscono perdendo, per dire che questo è l'anno buono. Peccato che anche l'Inter abbia vinto una partita del genere e qui invece i nuovi acquisti (nella foto) hanno già fatto vedere di essere stati azzeccati. Bella e fortunata l'Inter, brutto e fortunato(anche per il calendario) il Milan. La partita degli uomini di Leo in particolare mi ha ricordato un vecchio Milan-Samp del 1999, del Milan di Ganz, del Milan di Leo da giocatore, del Milan di Zac: lo spirito è quello, loro furono protagonisti di una grande impresa e una grande rimonta. A proposito di Zac, auguri per il successo col suo Giappone in Coppa D'Asia. Ma i motivi per cui mi è venuto da pensare a Zac in questi giorni non sono stati solo questi due : pensavo all'Udinese , guardacaso ex squadra di Zac, e al Napoli: le uniche squadre in serie A che giocano stabilmente con la difesa a 3 e quelle che in questo momento giocano il calcio migliore, alla faccia di chi diceva che a tre non si poteva giocare... si insomma bungabunga.
Il tempo è galantuomo anche con Zac, come è e sarà per Leo. Al Napoli non credevo molto ma un po' il mercato e un po' "la magia" di un'annata che sembra speciale, un po' il fatto che dallo scudetto del Verona è passato ormai troppo tempo, un po' perché è pur sempre una squadra del Sud non posso che iniziare a crederci un po'. In quanto alla Roma.... ora anche lei ha una partita in più, come se già non bastasse l'illusione di una classifica che ci appare più bella di quella che è. Riguardo la Lazio invece non credo, però ne riparliamo dopo martedì...

venerdì 28 gennaio 2011

Didac Vilà: chi è?



Bella domanda, visto che stiamo parlando di un carneade che solo negli ultimi due mesi si sta ritagliando spazio nell'Espanyol (lo scorso anno aveva giocato solo quando era indisponibile il titolare David Garcia), senza destare scalpore (scalpore che ha destato invece il fatto che il Milan si sia interessato a lui).
Togliamo subito ogni dubbio. Non è una grande promessa del calcio spagnolo, non è nel giro della nazionale spagnola, non è neanche del giro della nazionale under 21, nonostante abbia in pieno l'età per giocarci. (le speranze della Spagna per il futuro si chiamano Roberto Cannella e Josè Angel dello Sporting Gijon, Balenziaga dell'Athletic, Nacho Monreal dell'Osasuna ).  Ha qualche sporadica presenza nelle rappresentative giovanili spagnole ma non è mai stato preso in considerazione come titolare o riserva per le competizioni importanti. E ricordo che la Spagna se ha problemi in un ruolo, quello è quello di terzino sinistro. Si tratta di un giocatore normalissimo, come Grimi e Mattioni tanto per intenderci, senza grossi pregi, che ha l'unica grande "qualità" quella di essere un giocatore di Raiola. L'ennesima tangente pagata al pizzaiolo (e all'antennista)? Altrimenti non ha senso come acquisto, ancor più se lo pensiamo concomitante con quello di Emanuelson?
Un commento tra quelli dei tifosi dell'Espanyol
"Soy perico como el que más y creo que nuestro futuro pasa por la cantera , un par de nacionales de calidad y 2 extranjeros que marquen la diferencia. Pero seamos realistas, yo hasta le pondría a Didac hasta un lacito rojo. Acaso si buscaramos un lateral izquierdo ficharíamos a Didac o pagaríamos 5 millones. Creo que no hace falta decir más.
deberian de vender a didac pero quedarse con victor ruiz..."

Per chi non è pratico con lo spagnolo: si lamenta della cessione di Victor Raiz al Napoli ma non di quella di Didac a cui che in cambio dei soldi del Milan metterebbe pure un fiocco rosso. E che lui non pagherebbe mai un Didac 5 milioni di euro. Insomma si frega le mani per questo bel pacco che ci hanno rifilato. E pensare che nell'altra sponda di Barcellona per molto meno (3 milioni) hanno comprato Afellay ... assurdo.
E a questo punto il mercato del Milan, già da me giudicato insufficiente, inizia a delinearsi come tendente al disastroso. Non basta comprare solo per comprare. Si deve comprare con criterio. Cosa che , ancora una volta dispiace dirlo e fare paragoni, ha fatto l'Inter. Servivano un difensore centrale, un centrocampista e un attaccante (tutti e tre di qualità) e sono arrivati.

mercoledì 26 gennaio 2011

La maiala della presidentessa


Ecco a voi Izabela Lukomska-Pyzalska nuova presidentessa del Warta Poznan , serie B polacca.
Queste fortune sempre agli altri, a noi quel putrido nano di merda.

martedì 25 gennaio 2011

Van Bommel, un acquisto discutibile.


Per carità è stato un grande giocatore e ancora può dare il suo apporto anche se il meglio l'ha dato. Per carità lo si prende per la situazione di emergenza a centrocampo e può pure avere una logica avere un giocatore pronto (magari a infortunarsi anche lui) piuttosto di un giovane (ma già maturo) come Poli, o di un Lazzari, che pure ad ogni modo sarebbero stati acquisti discutibili perché tesi solo a far numero o al limite a ringiovanire i ranghi ma non a rinforzare veramente il centrocampo con un campione o possibile campione. O ancora meglio prendere un difensore centrale(ancor di più dopo la prova provata che Thiago Silva il centrocampista lo può fare benissimo), un terzino o una prima punta.... bah...
Poi c'è pure la perplessità tattica, Van Bommel è un combattente, bravo pure a inserirsi da dietro ed ad andare al tiro ma non è mai stato un fulmine in quanto a corsa e velocità e se in un 433 può giocare in tutti e tre i ruoli nel centrocampo in un 4312 mi sembra che non abbia il passo per giocare mezzoesterno trovando la sua collocazione ideale davanti alla difesa dove mi sembra abbiamo meno problemi rispetto agli altri due ruoli di centrocampo dove è più difficile trovare nella nostra rosa il profilo di giocatore ideale, in grado di cantare e portare la croce, coprire le avanzate dei terzini e proporsi alla conclusione inserendosi in avanti.
Io, per tempo, mi sarei mosso sull'ex compagno di squadra e connazionale Ibrahim Afellay che per molto più giovane di Van Bommel ha cambiato squadra per una cifra irrisoria e che sarebbe stato perfetto per le bisogna del Milan, ma è evidente che a noi ormai ci capitano solo gli scarti dei grandi club (anche Emanuelson alla fine lo è, così come Cassano, Robinho, e finanche Ibrahimovic). Per carità è un modo di fare il mercato anche questo però le perplessità rimangono. Accetterà questo caratterino di fare panca, lui che ha litigato fino alla rottura con molti dei suoi ex-allenatori (Van Basten, Van Gaal)?
A me Van Bommel rimarrà sempre nel cuore per la "bufanda" fatta contro il Real Madrid e per questo non può che starmi simpatico, uno che da sempre tutto in campo e fuori, un professionista esemplare per quanto riguarda impegno e vita privata, però.... guardate poi l'ironia di Sport, effettivamente siamo gli unici tra i (presunti) grandi club a fare acquisti così "ad.minchiam".
Però rimane la suggestione. Ricordate l'ultima volta che abbiamo avuto 3 olandesi in rosa?

Braida è vivo!

lunedì 24 gennaio 2011

La "nuova" Serie A: Udinese, Bologna, Cagliari, Parma, Chievo, Catania, Cesena, Lecce, Brescia, Bari.


Innanzi tutto chiedo scusa ai lettori se quest'analisi che doveva concludersi ai primi di settembre ha dovuto aspettare Gennaio ma purtroppo gli impegni professionali me l'hanno impedito. Ecco dunque, per completare l'analisi delle squadre che lotteranno presumibilmente nella seconda parte della classifica. Analisi per forza di cose molto stringate
UDINESE: Difesa e centrocampo solidi ma poco qualitativi. Attacco che in contropiede fa malissimo. Non dovrebbe avere problemi a salvarsi tranquillamente e forse per poter ambire a qualcosa di più.
BOLOGNA: Superata la tempesta societaria con una stupefacente posizione di classifica, ha acquisito dei buoni meccanismi. Ottimo centrocampo, ha qualche buon giovane interessante ma la panchina troppo corta a cui bisognerà rimediare in fase di mercato. Può rappresentare il riscatto per Malesani dopo anni di vacche magre. Ma attenzione che proprio Malesani ci ha abituato a dei crolli incredibili. Se dopo aver risolto i problemi societari la squadra si rilasserà rischia parecchio perchè l'organico non è superiore a quello di molte squadre che attualmente stanno dietro. E poi è troppo Di Vaio dipendente.
CAGLIARI: è lo stesso Cagliari di Allegri ma questa non è necessariamente garanzia di salvezza. Buona la formazione titolare (forse i terzini non sono straordinari ma ci sta), ha qualche buon ricambio ma nulla più. Deve continuare a pedalare altrimenti pure loro rischiano. Se poi parte uno tra Acquafresca e Matri attenzione che ci si fa male da soli.
PARMA: Rispetto a Cagliari e Bologna sembra avere un organico più qualitativo e completo, giusto mix tra esperienza, gioventù e gente da rilanciare. Poi Marino , per me, è una garanzia. Per me non dovrebbe aver problemi a salvarsi, con tranquillità.
CHIEVO: La difesa non è malaccio ma ci appare un po' inferiore alle altre. Il centrocampo ha piedi buoni ma nessun giocatore che salta l'uomo. Costant, rivelazione del campionato è l'unico insieme a Pellissier con il cambio di passo. L'attacco è quello che è. Onestamente un po' poco. Abnegazione e disciplina tattica questa volta potrebbero non bastare tenuto conto che per il momento il Chievo ha già dato e speso molto per mettersi nella posizione di classifica in cui si trova. Una delle principali candidate alla retrocessione.
CATANIA:Discorso simile a quello che riguarda il Cagliari e soprattutto il Chievo. La squadra è fondamentalmente quella dello scorso anno (manca Martinez soprattutto). Ha un gruppo solido ma tra Maxi Lopez e Mascara e Andujar quello che c'è in mezzo non è che sia proprio di primissima classe. Un'altra delle candidate più accreditate alla retrocessione. Nonostante l'ottimo Giampaolo in panchina.
CESENA: Grande rivelazione a inizio anno, ha poi subito un ridimensionamento. Non ha un organico malvagio, anzi, è una delle poche squadre che ha fatto vedere qualche bella novità, anche italiana (Parolo, Giaccherini, Ceccarelli). E secondo me oltre l'entusiasmo (ma anche l'inesperienza) dei debuttanti anche qualche arma che ha sfruttato poco e può dare molto nel girone di ritorno (Malonga, Schelotto). Sarà comunque una salvezza dura e deve migliorare in fase realizzativa.
LECCE: Rispetto alle ultime volte in cui era arrivato in serie A ha rinforzato notevolmente l'organico e , a mio avviso, tra le squadre che lottano per salvarsi è una di quelle che ha l'organico tra i più completi e qualitativi. Forse un rinforzo in difesa ci starebbe mentre in attacco forse si rischia più di indebolirsi che altro. Al momento ha raccolto meno di quello che avrebbe mertitato. Il progetto De Canio però merita fiducia e secondo me questa fiducia , se confermata, darà quasi certamente buoni frutti. E chissà che oltre alla salvezza ci si possa togliere anche qualche soddisfazione.
BRESCIA: Forti davanti, fragili in mezzo, discreti dietro. Ma l'equilibrio sarà difficile da trovare. Qualcosa si dovrà fare sul mercato soprattutto al centro con un cursore: non si può chiedere a gente come Baiocco e Filippini di correre per tutto il campionato come ventenni. 
BARI: E' lo stesso Bari dell'anno scorso salvo i centrali e l'incredibile serie di infortunii di questa prima metà di stagione. Vedremo cosa succederà sul mercato, vedremo come si risolveranno gli infortunii ma il ritardo è tanto e l'anno scorso molto aveva aiutato l'entusiasmo e la tranquillità di una classifica tranquilla. E' chiamato a un piccolo miracolo ma non mi sento di darlo per spacciato, i punti di distacco non sono certo incolmabili, soprattutto in coda dove basta trovare una piccola serie di risultati utili per rimontare un apparente grande distacco.

domenica 23 gennaio 2011

Col Cesena per scrollarsi dalle spalla Inter e Juventus.

E' arrivato il momento di tornare a vincere in casa contro un Cesena che ha già dimostrato di poterci sorprendere. Comunque vada, dopo questo turno, già sulla carta favorevole, la pressione rimarrà inalterata.

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sabato 22 gennaio 2011

Milanisti futuribili: la scheda di Urby Emanuelson


da Footballart.

Sinistro naturale, normolineo asciutto (176 cm per 66 kg) peso e' l'ennesima perla del Suriname uscito dal vivaio dell' Ajax. Laterale sinistro completo, eccezionale dinamismo, buona tecnica, precisione nei passaggi, ricorda per molte cose Edgar Davids nonostante giochi normalmente in posizione differente (ma puo' fare anche l'ala o l'interno). Grande intensita' e generosita' in campo, si prodiga per 90 minuti e a tutto campo, ha una grande resistenza allo sforzo. A 20 anni e' gia' uno dei migliori del suo ruolo in Europa. (24 luglio 2006)


Ulteriore commento: Rispetto a quanto scritto da me 4 anni fa c'è da dire che il ragazzo ha deluso un po' le aspettative ed è progredito meno rispetto a quanto fosse lecito aspettarsi allora. Non è diventato terzino sinistro titolare fisso della nazionale olandese (anzi, in 4 anni ha collezionato appena 11 presenze) perché qualche svarione difensivo di troppo, l'esplosione di Vertonghen prima e Anita poi lo hanno scalzato dal ruolo di terzino sinistro titolare dell'Ajax dirottandoli verso ruoli più offensivi (centrocampista alla Davids prima, ala poi, financo ad arrivare a giocare nel tridente d'attacco) rendendolo quindi meno appetibile per i vari Ct olandesi (e per i grandi club europei). Diversamente sarebbe stato impensabile una sua permanenza all'Ajax così lunga, ma nei fatti non ha mai fatto il salto di qualità, anzi in qualche modo si è involuto da grande terzino di spinta alla Roberto Carlos ad aletta tecnica,  velocissima, dal gran sinistro ma poco fantasiosa e con una propensione al gol appena sufficiente, soprattutto se consideriamo che negli ultimi anni ha giocato , di fatto, come attaccante. 
Al Milan verrà comunque utilissimo sia come terzino (avendo un attimo di pazienza, perchè si riabitui al ruolo), che come centrocampista mezzosinistro (dando apporto per corsa, cambio di passo, iniziativa e tiro da fuori) in questo modulo di gioco e pure per poter fornire ad Allegri la possibilità magari di passare a un 442 con lui ala sinistra e Robinho a destra come ha giocato spesso a Madrid.  In questo senso rende abbastanza inutlil gli acquisti sia di Criscito che di Lazzari, giocatori in entrambi i casi inferiori per qualità all'olandese. Un acquisto , a scanso di equivoci, comunque eccellente anche senza contare il rapporto qualità/prezzo, a dimostrazione che con un pizzico di competenza e buona volontà, monitorando per bene il mercato europeo, dei maggiori campionati nazionali (e la Eredivisie certamente è tra questi) si possono comprare giocatori molto buoni, che migliorano sensibilmente la rosa, a costi contenuti. Altro che la balla del "non vedo fenomeni migliori dei nostri in giro". Emanuelson non potrà risolvere tutti i problemi ma renderà la coperta milanista un po' meno corta, che sia l'inizio di un nuovo modo di fare mercato.

venerdì 21 gennaio 2011

Ibra & Pato


Prendo spunto da quest'articolo di Milananalisi, leggetelo.
Bene, ora la mia domanda è questa.
Ma costa molto tirare le conseguenze di queste argomentazioni e dire che l'acquisto di Ibra è stato un acquisto fatto ad-minchiam, al solo scopo di fare dispetto all'Inter, che sta pregiudicando il rendimento e persino la permanenza di Pato al Milan? Ci vuole molto a dire che la campagna acquisti del Milan è stata disastrosa?
Come al solito invece di comprare chi serve si comprano le figurine, che magari giocano pure bene per conto loro ma che si integrano poco e male con i compagni. Teniamo conto pure di questo quando giudichiamo il rendimento della squadra, invece di attaccarestupidamente l'allenatore, come se avesse chissà quale squadrone (che non ha), ricordiamoci della vecchia regoletta: a volte la somma delle figurine messe insieme è inferiore al valore della somma delle figurine messe insieme (e viceversa, quando le squadre sono ben fatte).

giovedì 20 gennaio 2011

"150 anni fa… … non c’era il Milan, non c’era Milano …" (!!!!!!!!!!!!)


Eh, si 150 anni fa Milano non esisteva. Infatti le famose 5 giornate di Milano le hanno girate a Cinecittà (LOL). E chissà che cazzo significava quella strana scritta sulla maglia del Milan di un paio di decenni fa "Mediolanum".... mah?
E i Promessi Sposi? Sorvoliamo pure su quelli. Napoleone? L'Arena, dove abbiamo giocato pure noi? I Visconti, gli Sforza... Leonardo da Vinci... mai sentiti. Per certa gente la Lega Lombarda è quella di Bossi e Calderoli. E meno male, che essendo nato nel 1990 è fresco di liceo, o quello che è. Ma io dico, non è solo questione di ignoranza cosmica ma proprio di mancanza di intelligenza. Ma cristo, hai google, wikipedia, tutto sto ben di dio che all'epoca noi non avevamo. Ma vai a dare una controllatina. Oppure evita di scrivere di cose che non sai. Anzi, evita di scrivere proprio visto che non sai un cazzo. Muto, in silenzio, umile , finalmente, mettiti chino sui libri a studiare. Poi, dopo aver studiato e ristudiato , per bene, torna tra 150 anni a scriverci le cose sul Milan. Sicuramente le cazzate saranno molte di meno. E poi, te lo dico per l'ennesima volta, è inutile che tenti di impedirmi l'accesso al sito, mi stuzzichi solamente così, è tanto difficile capirlo?
Con me sei destinato a perdere, sempre.
Abbassa la cresta e studia, studia, studia. Male non te ne farà, vedrai. E poi le biblioteche sono sempre ben frequentate.

mercoledì 19 gennaio 2011

Inter passa col Cesena e si mette a -6. E la tensione sale.


Un Inter che passeggia oltre quanto non dica il risultato (sofferenza solo negli ultimi minuti), e, che, come contro il Napoli, fa vedere che l'unica rivale che ha è se stessa, quando si rilassa. Antonioli ha potuto festeggiare con 3 pappine il quasi ventennale di quel famoso derby. Ma non sottovalutiamo Juventus e Roma, che sono pure loro li. Si, perché anche se l'Inter dovesse perdere l'altra partita da recuperare comunque è a una distanza tale da mettere i brividi a quelli che stanno davanti e che sognavano di avere 13 punti di vantaggio e magari lo scudetto in tasca (magari solo perché si ha Ibrahimovic in rosa). Inter, Juventus, Roma. E' iniziata la caccia grossa.

martedì 18 gennaio 2011

Neanche il Trap

"Mi spiego meglio per Balabam, è un puro calcolo statistico.
Prima della Roma (ovvero dopo 15 giornate) il distacco effettivo era 10 punti.
Che sono comunque meno dei 12 dello scorso anno ma sono quelli.
Ora il distacco è di soli 3 punti. Se l’Inter pareggiasse o andasse avanti vuol dire che in 23 giornate recupererebbe 11 punti, proiezione che porterebbe, sulle altre 4 giornate di novembre dove l’Inter ha avuto condizioni di emergenza (anche se questo dovrebbe valere per noi con Nesta e Pato l’anno scorso) ad altri 2 punti che avrebbe preso.
Morale della favola vorrebbe dire che in caso di rimonta senza infortuni l’Inter ci da 13 punti, 1 in più dello scorso anno. Questo è semplicemente assurdo e inaccettabile dato che il calciomercato della scorsa estate ha detto il contrario. Quindi la scusante della rosa non regge perché anche se fosse ci siamo trovati a un punto del campionato (dopo 15 giornate) dove avevamo di fatto annullato il gap." In fede Diavolo1990, 
18 gennaio 2011 alle 11:04, Rossonerosemper.

Meno male che si è spiegato meglio, chissà prima! Tutto questo per tentare di negare l'evidenza di un'Inter con un organico nettamente superiore. Cosa ha detto il calciomercato dello scorso anno? Che i problemi di organico del Milan dello scorso anno, sono rimasti, identici, pure quest'anno. Questo ha detto a chi guarda un po' le cose con un minimo di attenzione e senza farsi abbagliare dalle figurine.

Trova la differenza (2)



"Il Lecce aveva cambiato tre uomini e quindi erano cambiate le marcature. Dovevamo essere più attenti ma non lo siamo stati e siamo stati puniti. Abbiamo comunque 4 punti di vantaggio" (Massimo Allegri)


"Ahora tenemos cuatro puntos de ventaja, pero esto no me dice nada. Es una diferencia insignificante y ridícula." (Pep Guardiola).

lunedì 17 gennaio 2011

"La più forte squadra del campionato"



Da Rossonerosemper. (fatevi due risate).

Quella che si è vista stasera a Lecce è tutto tranne che una squadra da titolo. L’inter torna padrona del proprio destino, vincendo i due recuperi, il derby per due gol di scarto e facendo i nostri risultati nelle restanti gare è campione d’Italia. Se la squadra continua così è meglio tornare all’anno scorso e cominciare a guardare la distanza dal terzo posto.
Mai in campo a Lecce, Allegri regala come già avvenuto con Roma, Udinese e Cagliari il primo tempo alla squadra avversaria. Poi ci pensa Ibra con una prodezza nel secondo tempo a sbloccare il risultato. Sembra finita se non fosse che concediamo inspiegabilmente campo ai pugliesi che prima ci dominano poi pareggiano. Da vedere se questo calo è previsto dalla preparazione o meno. Fatto sta che l’1-1 con cui usciamo dal Via del Mare è uno scandalo tattico. E ci è anche andata bene.
Principale imputato ancora oggi Clarence Seedorf, più di lui chi lo mette in campo. Speravamo di non vedere più Bonera e invece ce lo ripropone nel ruolo di terzino sinistro dove già male aveva fatto in passato. Ma gli errori di Allegri continuano ancora, al momento dell’unico cambio della gara. Dentro Cassano fuori Pato e non Seedorf. L’Olandese perderà palla e darà vita al calcio d’angolo del pareggio. Ma il gol del Lecce era nell’aria.
Ora resta alla società fare qualcosa, possibilmente acquisti per non fornire alibi ad un allenatore che finora si è rivelato deludente, e per non buttare al vento un campionato già finto solo 4 giornate fa. E regalarlo a chi proprio non se lo merita. Ai tifosi Milanisti rimane un solo, assurdo, giramento di palle per non vedere giocare la più forte squadra del campionato come solo un mese fa.

Anche Balotelli contro il nano : "Berlusconi sbaglia o mi conosce poco"





Fonte: gazzetta.it


Domani per il debutto del nuovo magazine della "Gazzetta dello Sport", "Extra Time", è stato scelto Mario Balotelli. Nella giornata odierna sono uscite le prime anticipazioni dell'attesa intervista all'attaccante del City, capace anche di "riprendere" il presidente del Milan Berlusconi reo di aver definito Cassano il miglior talento italiano:"Berlusconi si sbaglia o conosce poco Balotelli", ha dichiarato il bresciano. Ibra, invece, rimane per l'amico Mario il miglior giocatore della serie A  e lo scudetto? Balotelli risponde d'istinto ma poi ci vuole anche riflettere: "D’istinto dico Milan. Se rifletto un po’ dico: però l’Inter mi ha dato tanto. Se ci penso ancora decido: spero che vinca il Napoli. Mi piacerebbe molto giocare con Cavani".

Un bel Lecce ferma il Bunga-Bunga Team


Come volevasi dimostrare il "grande" Milan ha mostrato ancora una volta i suoi limiti contro un piccolo grande Lecce, squadra che meriterebbe una classifica ben migliore. Un Milan senza idee e senza qualità (tanto che almeno 2-3 giocatori del Lecce avrebbero fatto i titolari nel Milan di ieri e non solo nel Milan di ieri e questo da il senso delle cose) e che,come volevasi dimostrare, senza favori arbitrali è stato incapace di vincere. I limiti di organico sono evidentissimi, gli stessi dell'anno scorso o peggio (i soliti hanno tutti un anno in più, non dimentichiamocelo), manca mezza squadra titolare per integrare una formazione che davvero può ambire allo scudetto.
Ma per qualcuno  questa inevitabile e fisiologica flessione (ritorno al mondo reale) è colpa, udite udite, di Tassotti!
Grazie Lecce!

domenica 16 gennaio 2011

A Lecce, con pressione.

Per la prima volta da quando è primo il Milan affronta la pressione dell'Inter e, per allontanare il fantasma della rimonta è obbligato a vincere contro un Lecce in buona forma.

sabato 15 gennaio 2011

Mourinho sul campionato.

«Leonardo, prima di tutto è l’allenatore del club che occupa più spazio nel mio cuore: un poco per il Chelsea, tanto per il mio Vitoria Setubal e tutto per l’Inter -ha detto Mourinho-. E che l’allenatore dell’Inter sia Leonardo, Benitez o qualcun altro, per me è esattamente lo stesso. Voglio che l’Inter vinca sempre, tifo Inter, soffro con l’Inter e voglio che la gente dell’Inter sia felice. Sono molto felice per Leonardo, per i ragazzi e per gli interisti perché mi sembra che la storia finirà uguale: Scudetto all’Inter!».


Normalmente un ex allenatore di una squadra tende a "vendere" le proprie vittorie come difficilissime e ,soprattutto, frutto del proprio merito e della propria bravura di allenatore. Non ricordo di aver sentito tante volte da un allenatore dire "vinceranno sicuramente anche senza di me". Figuriamoci poi un allenatore, dicono, pieno di sè , come JM. Evidentemente Mou è molto più onesto di quanto qualcuno voglia far credere e ha lasciato il cuore in un ambiente che evidentemente è capace di far innamorare anche un freddo calcolatore, un marinaio con una "donna" per ogni Porto come "il demonio di Setubal". 
Intanto stasera l'Inter potrebbe ritrovarsi a -8 con una partita in meno rispetto al Milan. 
E domani, chissà...



giovedì 13 gennaio 2011

Il mitico stadio Ali Sami Yen chiude i battenti.


Non è il mitico Stadio Olimpico "Ataturk", quello della "magica" (per il Liverpool) notte del 25 maggio 2005 ma è stato il teatro del grande Galatasaray di Fatih Terim che in questo stadio ha battuto, oltre al Milan, allora Campione d'Italia (3 novembre 1999, 3-2 per loro) , anche Real Madrid, Barcellona, Manchester Utd e tante altre. Chiude il mitico Ali Sami Yen, "l'inferno" (in turco "cehennem"), stadio piccolo ma dallo straordinario effetto ambientale. Da oggi in poi il Galatasaray giocherà in un nuovo e moderno ma freddo Ali Sami Yen. Non sarà più la stessa cosa (lo stadio come quello dell'Arsenal e del Bayern Monaco avrà pure il nome dello sponsor, tristezza). E pensare che il vecchio Highbury e soprattutto il non certo vecchio Olympiastadion di Monaco erano stadi ancora così funzionali oltre che capolavori di architettura. Gli stadi di oggi, invece, sono tutti uguali, con queste coperture anche in paesi come la Turchia dove non sarebbero proprio necessari (togliendo pure aria e luce all'erba com'è successo al San Siro post Italia 90). Una politica che non capisco (penso pure all'orrendo progetto per il rinnovamento del Nou Camp del pur grande Norman Foster o al nuovo Wembley). Ma così è. Ed è molto triste.

martedì 11 gennaio 2011

Ciao Campione


Eri venuto al Milan per scappare dalla stampa catalana e per provare a continuare a vincere.
Hai sbagliato club, le condizioni per vincere (la scarsezza dei tuoi ex-compagni di squadra) non ti hanno permesso di vincere ancora, cosa che ti auguriamo di fare a Rio e ovunque tu vada ma la Magia, quella non ha potuto togliertela nessuno. Come quel sorriso da eterno bambino e persona pulita come sei.
Sei riuscito a sopravvivere in un'ambiente miserabile rimanendo quello che sei.
E ora sei libero di far volare la tua fantasia.
Vai Ronnie, sei Libero!
Grazie, di cuore, per tutto. Per le Vittorie (al Barca e in Nazionale) e per le Magie.
Voglio vederti capitano del Brasile al prossimo mondiale.
Ciao Ronnie, se un rimpianto devi avere è quello di essertene andato dal Barca, non da qui.
Ciao Ronnie, facci ancora sognare!

lunedì 10 gennaio 2011

Messi Pallone d'Oro (di nuovo).

Cruijff, Keegan, Rummenigge, Platini, Van Basten.
Solo loro fino ad oggi erano stati capaci di vincere due palloni d'oro consecutivi.
Da oggi nel Club anche Leo Messi. Raramente premio è stato tanto meritato. Il mondiale non puà stravolgere l'esito di 11 mesi di competizioni in cui Leo è sempre stato il migliore. Grande soddisfazione per il Barca, primo club della storia a piazzare sui primi tre gradini del podio tre giocatori formati in casa.
Anche se per me Puyol avrebbe meritato ben più di Xavi e pure di un'Iniesta che ha saltato mezzo anno per infortunio.
E d'altronde sarebbe stato ingiusto un Pallone d'Oro Seleccion spagnola sulla cui vittoria al mondiale scorso continuano a pesare pesantissime ombre.
Auguri Leo!

Ah, dimenticavo....

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"Dimenticavo, la palla è nei piedi di un difensore dell'udinese in questa foto.
Ti è andata male." In fede, Diavolo-Eunuco-1990

Peccato che Pato è in fuorigioco pure quando la palla è ancora nei piedi di Cassano, cioè un attimo prima che parte il passaggio. Come la si gira sempre fuorigioco è, le immagini sono talmente chiare che non hanno neanche bisogno di commenti (basta guardare come è sbilenca la linea viola rispetto a quelle rosse, nel caso i giocatori fossero in line dovrebbe essere "parallela" alle due linee rosse ovvero convergente verso un unico punto di fuga).  La domanda è: come ha fatto il guardalinee che era in linea perfetta a non vederlo?
La risposta secondo me Meani la sa.
Ad ogni modo ti è andata male, Diavolino. Pure stavolta.

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Diavolino , "l'uomo" (per modo di dire) di merda sei tu.

Una merdaccia infame, che VERGOGNA!
Leo, da sempre e per sempre, INCOMPATIBILE, uno di noi!

domenica 9 gennaio 2011

Le ultime parole di Diavolino

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Il ragazzo veramente se le cerca. E non ha il senso del ridicolo.

Gol Di Natale


Ajax, Roma , ora Udinese. E anche se stavolta la disfatta è stata evitata in extremis (due gol nel recupero, uno per tempo), la sostanza è la stessa. Figurine davanti a parte la squadra non c'è, gli equilbri sbandierati dalla solita stampa di regime men che meno e l'idea complessiva che da il Milan è tutto che quella di una squadra da scudetto avendo poi già raschiato il fondo (Merkel e Strasser che hanno fatto il loro dovere ma di certo non possono essere i servitori della patria). Anche la trasferta di Cagliari non aveva fatto eccezione anche se i limiti veri sono ben più visibili in casa, quando c'è da attaccare con insistenza e la mancanza di compattezza, in tutti i sensi, della squadra sono evidenti. E l'Inter recupera due punti pesantissimi (-11 ma con due partite da recuperare e con tutto un girone di ritorno da giocare). Per la cronaca , ma soprattutto per quei coglioni che non hanno rispettato Leo, come uomo e come allenatore, chiamandolo "Mister 4 Pappine", ricordo che lui 4 gol gli ha presi solo contro Manchester Utd e contro i Campioni di Tutto, non contro l'Udinese, in casa...
Natale è passato, Di Natale pure e il futuro non promette nulla di buono.

giovedì 6 gennaio 2011

... ma l'Inter c'è.

Ottimo debutto di Leo che dimostra di essere molto più duttile di quanto si dica mettendo in campo un 4312 di manciniana memoria, solido ma anche efficace in fase realizzativa. Si è vista un' Inter molto in salute, che ha sofferto un po' solo perché si è rilassata ma che nei momenti giusti ha saputo accelerare, pressare, correre e soffrire. Grande feeling di Leo con i giocatori: è stato bello vedere gli abbracci con Zanetti, Cambiasso, Motta. Splendido clima, si vede che ci credono. E se non ci credono loro chi mai dovrebbe crederci. Sono ancora i più forti. Hanno vinto tutto in tutti i modi. Manca loro vincere uno scudetto in rimonta e con un cambio di allenatore.
Se Mourinho è stato il nuovo Helenio Herrera, e Benitez il nuovo Heriberto Herrera, Leonardo può essere il nuovo Giovanni Invernizzi. Pure quell'Inter era data per finita ma quel gruppo seppe dare l'ultima (anzi la penultima) zampata.
E Leo è straordinario a dare gli stimoli giusti e a creare lo spirito di squadra.

Anno nuovo, ladrate vecchie.


Ladrate vecchie che ormai non fanno più neanche notizia. Fa notizia invece il fatto che Allegri abbia schierato (polemicamente?) Merkel e Strasser. Di certo non è per nulla soddisfatto del centrocampo che ha a disposizione. Come dargli torto. Continuiamo a fare cacare. Però, per ora, siamo li. Pure campioni d'inverno, per quello che può valere.

sabato 1 gennaio 2011

Omaggi

Ronaldinho lascia l'Italia. Dopo aver dimostrato che si può essere i più forti senza atteggiarsi a gladiatori, che si può cadere e rialzarsi sorridendo, che si possono avere altri interessi oltre al proprio lavoro, che prima che calciatori si può essere giocatori. Ci mancherà.


Da Blog a 2 Piazze.

Buon Anno ai lettori di Cvd

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