martedì 28 febbraio 2012

Che sorpresona! Thiago Silva vuole andare via.

Più chiara di così l'intervista rilasciata  a Sport.... proprio ora, dopo Bologna, Roma con la Lazio e contro la Juve in cui pure i più ciechi si stavano iniziando ad accorgere dei limiti tattici di questo ragazzo. Ottimo difensore, per carità, ma lontano anni luce dall'essere "il migliore del mondo"

lunedì 27 febbraio 2012

La finta guerra tra Milan e Juventus


E’ difficile prendere sul serio le polemiche dopo uno dei più belli e intensi Milan-Juventus degli ultimi decenni, ma non solo perché gli errori arbitrali alla fine sono stati più o meno in entrambe le direzioni. E’ evidente che un errore che si verifica ‘prima’ pesa di più rispetto a uno ‘dopo’, ma non è questo il punto. Dal clamoroso gol non visto di Muntari al ‘primo’ uno a uno annullato a Matri per fuorigioco inesistente, passando per il pugno di Mexes a Borriello a tante situazioni minori male interpretate, questo Milan-Juve sarà di sicuro ricordato e non per l’ottimo calcio che pure c’è stato. Detto che eravamo allo stadio e che sul momento, senza monitor, abbiamo pensato che Buffon avesse davvero evitato il gol con una prodezza che ci ha ricordato quella di Banks su Pelé a Mexico 1970, il discorso di fondo è sempre lo stesso: se si pensa che ci sia un complotto contro la propria squadra (e ci può essere, in teoria) bisogna denunciarlo con moventi e mandanti, se no tutto rientra nel normale ‘mettere pressione’ ad arbitri che già di loro sono sotto pressione. Alla fine di tutto questo, rimane la domanda: il Palazzo tifa Juventus, per mettere una pietra su Calciopoli (semplifichiamo), o Milan in quanto club politicamente trainante della Lega (anche qui semplifichiamo)? Perché poi staremmo parlando di due società alleate, cosa che non è un reato ma comunque un fatto sbandierato dai dirigenti di entrambe, fin dall’inizio dell’era della Triade in bianconero (quindi dal 1994), che non potrebbero essere alleate se avessero il sospetto che una delle due lavori per imbrogliare l’altra. Tutta una settimana, quindi, dalle dichiarazioni di Conte e Allegri in su, va derubricata a normale (purtroppo) lavorio sulla terna arbitrale, con dossier fatti scrivere da terzi senza nemmeno metterci la faccia come uno Zamparini qualunque. Se la partita è stata falsata, lo è stata paradosalmente proprio dalla tivù che tutti invocano (anche noi) come rimedio a tutti i mali del calcio. Impossibile che nell’intervallo Tagliavento non sia stato informato delle immagini relative all’episodio Muntari-Buffon, impossibile che non ne sia stato condizionato. Da questa pseudo prova-tivù è poi nato l’atteggiamento anti-juventino del secondo tempo, superato dal calo del Milan e dal carattere della squadra di Conte. Concludendo? Non sempre ci sono i complotti, nel calcio italiano, mentre i furbi sono una simpatica costante. E siamo anche costretti a prenderli sul serio.
Twitter @StefanoOlivari
Il mio commento: Una sceneggiata indecente interpretata da pessimi attori. 

domenica 26 febbraio 2012

La sfida dello "stile" finisce in parità.

Nel grigiore generale splende la stella di Robinho. Molto meno quella della terna arbitrale (in particolare Tagliavento e Romagnoli). Guardavo contemporaneamente Milan-Juve e Lione-Psg. Superfluo dire che a Lione c'era molta più qualità in campo (e in panchina) mentre a Milano nel secondo tempo si è materializzato il peggiore degli incubi: Muntari nel ruolo di Rivera. Come siamo caduti in basso. Nel dopo partita festival del non stile con Conte e Galliani protagonisti.

venerdì 24 febbraio 2012

Non è tutto oro quel che luccica


Non c'è pace per questo Milan. Scampata la crisi dopo la doppia zampata di Udine ed usciti fuori trionfalmente dal turno di Champions e di campionato sembrerebbe che tutto giri a meraviglia a casa Milanello. Come al solito però i media ci tengono nascoste le verità più scomode. Un'esempio? Le liti tra Ibrahimovic e il resto della rosa (ultima quella con Robinho). Un'altro esempio? La voglia per Thiago Silva di cambiare aria, lui che può. Del rapporto Allegri-superpippa ne vogliamo parlare? Di Pato? Di cosette di cui parlarne ce ne sarebbero ma , come al solito, quando questo tipo di cose riguardano il Milan, tutto tace.
Insomma non è tutto oro quel che luccica. Per nulla.

giovedì 16 febbraio 2012

Vittoria importante ma...

... ma non dovremmo pensare di essere più forti di quelli che siamo. L'Arsenal in assoluto rimane più forte di noi, ma in questo momento, a parte il possesso palla e Van Persie e Song in grande spolvero, ha dei problemi seri sia in fase di conclusione che delle evidenti amnesie difensive. Quelle amnesie difensive che hanno permesso a un Milan non certo irresistibile ma cinico, di capitalizzare al massimo le non tantissime occasioni da gol capitate. Che unite a un Abbiati al massimo della forma e ad un Robinho insolitamente concreto hanno consentito al Milan di uscire da San Siro con un risultato decisamente sproporzionato rispetto a quanto visto in campo. Il discorso qualificazione è (quasi) chiuso. A mia memoria mai una squadra è riuscita a passare dopo un 4-0 subito fuori casa, ma i record sono fatti per essere battuti. Pensando anche alla mancata vittoria della Juventus a Parma bisogna pensare a frenare i facili entusiasmi. A parole son bravi tutti, ma nei fatti?

martedì 14 febbraio 2012

Le chiacchiere e il campo

Lazio, Napoli, Juventus. Senza la zampata finale di Udine dell'accoppiata Maxi-El Shaarawy (ma non c'era Ibradipendenza?) oggi si dovrebbe parlare di un Milan in crisi dopo 3 sconfitte e un pareggio casalingo e non di un Milan capolista (virtuale, ma capolista). Nel calcio il limite che segnala la sconfitta dalla vittoria è spesso molto labile. Lo sanno bene i cugini interisti che , vedendosi negare un rigore clamoroso, si sono ritrovati a perdere una partita dominata in lungo e in largo . Tuttavia, proprio per questo, sbaglia chi da l'Inter fuori dai giochi. E' e rimane la squadra più forte e i punti reali o virtuali di distacco non sono poi tantissimi, come abbiamo già visto, recuperabilissimi anche in 7-8 giornate. La squadra ammazza-campionato non c'è e alla fine lo scudetto sarà determinato da episodi. Ogni squadra ha i suoi bei problemi da risolvere , quelli del Milan non sono, non erano e non saranno in attacco, ma altrove.

domenica 5 febbraio 2012

Ibra e Marotta: a volte la follia ritorna.

Non credo che meriti alcun commento il gesto di Ibrahimovic (tanto da costringere persino Rizzoli all'espulsione) contro Aronica. Ho sentito persino dire da qualcuno che pure Aronica andava espulso per il riflesso condizionato nei confronti di Nocerino: non c'è limite allo squallore. Perchè poi quel limite viene ampiamente superato da Marotta (con la compagnia di gentlemen Conte e Buffon) che, dimenticandosi di due mancate espulsioni a Borriello e Chiellini (il primo ha dato visibilmente dell'ubriaco all'arbitro Peruzzo -quello che ha guidato la rimonta di Lecce-Milan, ho bisogno di aggiungere altro?-, il secondo ha atterrato da ultimo uomo Parravicini) si lamenta per la mancata assegnazione di un rigore dubbio (per me non c'era, detto tra noi) e chiede i migliori arbitri e "maggior rispetto" per la Juventus. Le stesse cose che diceva Giacinto Facchetti a Paolo Bergamo, parole che per Andrea Agnelli e a Palazzi (e solo a loro) prefigurerebbero un illecito sportivo. Boffoni, vergogna!

P.S. La Roma battendo prevedibilmente (ma con un risultato più generoso di quello che si poteva pensare) un' Inter rimaneggiatissima rientra anche lei in corsa per la vittoria di un campionato che ancora aspetta una squadra capace di creare il vuoto. Udinese e Lazio perdono pure loro. Insomma un turno in cui in vetta si è girato a vuoto.

giovedì 2 febbraio 2012

Sembra?


"Ho visto il Milan ieri sera e ho avuto il dubbio che alcuni giocatori avessero la mia età".
 Ed era dopo il 3-0 al Cagliari. Chissà che avrà visto ieri, il buon Arrigo. Cadaveri?

Il Profeta, il Principe e il Romario del Salento


La piccola grande Lazio di Reja, squadra modesta nei singoli e nel gioco ma gagliarda ridicolizza e ridimensiona un Milan arrogante e sempre più con poche idee. Non bastano tre punte se poi a centrocampo si gioca con tre taglialegna. E poi Ibra? E vogliamo parlare della coppia di centrali? Thiago Silva il miglior centrale al mondo? Sicuro? Chissà gli altri. Di sicuro Hernanes e Rocchi non sono proprio una coppia di attaccanti top al mondo. La Juve non ha giocato (ma Conte, signore com'è, ha avuto lo stesso modo di lamentarsi) ma rimane prima mentre l'Inter su un campo al limite del praticabile lascia due punti ma trova oltre a un Milito straordinario, quel fuoriclasse trascinatore dal gol facile che credeva di non avere più, anche un Poli straordinario e uno Snejider sempre più pimpante. Un super Miccoli e un campo infame, che favoriva le verticalizzazioni e sfavoriva il possesso palla nerazzurro hanno frenato la corsa di una squadra con cui dovrà vedersela chiunque ha ambizioni di scudetto.

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