martedì 31 dicembre 2013

L'inizio della fine


L'unico faro in una società ridicola lascia. L'unico che sapeva di calcio.
Rimane la sua antitesi e il suo eterno antagonista: "stiamoappostocosì".

lunedì 23 dicembre 2013

Palacio


Quando si perde un derby contro un avversario nettamente più forte di te, facendo comunque una partita dignitosa e giocandosela quasi alla pari bisognerebbe fare i complimenti all'allenatore e ai giocatori che hanno dato tutto quello che potevano. Invece vedo ovunque critiche contro un allenatore che ha come unica colpa quella di allenare delle pippe immonde, che almeno si impegnano, questo va riconosciuto.

giovedì 19 dicembre 2013

Quelli incazzati neri siamo noi.


Il mio commento:  Potevi ammazzarti prima di sporcare la nostra maglia. Ora è tardi. Di macchie sulla tua carriera già ce ne sono parecchie. Quella volta che rifiutasti di fare il controllo antidoping, per esempio... 



L'articolo, dal sito de La Stampa.

Gattuso: “Mai truccato una partita,
se viene fuori il contrario mi ammazzo”

L’ex rossonero indagato per “tredici contatti telefonici” con un arrestato:
«Sono arrabbiato e offeso, non voglio nessuna macchia sulla mia carriera»

«Rino, cosa è successo?». Quando stamattina poco prima delle 7 gli agenti inviati dal pm De Martino hanno suonato al campanello di casa Gattuso, a Gallarate, ad aprire la porta c’era la moglie. A riportarlo a casa la sua telefonata che lo avvertiva: sei indagato nell’inchiesta calcioscommesse di Cremona. 

Lui, “Ringhio”, campione del mondo, era a Napoli per un corso allenatori. Doveva andare a lezione da Benitez. «Ora voglio capire anche io, cosa è successo?», la reazione immediata, prima dello scatto improvviso come neanche in campo gli riuscivano, dall’albergo sul lungomare napoletano verso la stazione del treno. Era successo che il gip nella sua ordinanza della nuova operazione citava 13 contatti telefonici - ovvero sms - inviati da Francesco Bazzani, mister X, a Gattuso. 

Mentre la polizia portava via il computer e l’ipad consegnato dalla signora Gattuso, Rino - chilometro dopo chilometro - era informato degli sviluppi dal suo procuratore Andrea D’Amico, pronto ad assicurare in mattinata che il suo assistito cadeva letteralmente dalle nuvole. Poi, all’arrivo alla stazione di Milano, la reazione forte e in prima persona davanti alle telecamere, in linea col personaggio Gattuso, sempre pronto a metterci la faccia: «Sono arrabbiato e offeso: non voglio macchie sulla mia carriera. Non ho mai scommesso e non so neanche come si trucca una partita: non saprei da dove cominciare...», il grido dell’ex giocatore che si spinge oltre: «Se venisse dimostrato che ho truccato una partita sono disposto ad andare in piazza, so di dire una cosa forte, e ammazzarmi. Chi mi conosce sa che non ci sto a perdere neanche una partitella, neanche a scopa con gli amici’’. 

Per anni è stato un simbolo: del Milan, della nazionale, della sua Calabria, della gente nata povera e però ricca della voglia di arrivare fino al traguardo. Ora l’ombra del mostro scommesse. L’incrocio con mister Y, il tramite tra il clan di Singapore e i calciatori coinvolti nell’inchiesta di Cremona, l’uomo al quale il pm De Martino ha dato la caccia per più di un anno. E poi l’amicizia fraterna con Salvatore Pipieri, socio calabrese a Corigliano, spesso al seguito di Rino e ora nelle carte dell’ordinanza del gip per alcuni contatti con Bazzani, nome e volto del signor Y. Impossibile negare che per Gattuso sia stato uno dei giorni più brutti. 

«Anche perché - ricordava a metà giornata D’Amico - sappiamo che quando certi nomi eclatanti vengono coinvolti l’eco è enorme, quando poi sono prosciolti l’eco è sommessa...». Un altro suo assistito, Domenico Criscito, lo aveva vissuto sulle proprie spalle con le foto che lo ritraevano a pranzo con gli “slavi”, l’iscrizione nel registro degli indagati, l’esclusione dalla nazionale per l’Europeo e poi il proscioglimento. «La storia di Gattuso e la mia? Lasciamo perdere, non voglio più parlare di certe cose...», sibila Criscito oggi, in Italia per la pausa del campionato russo del suo Zenit. 

Analoga certezza di uscirne la nutre oggi Gattuso. «È una roba assurda e incredibile perché non so cosa vogliano da me»: e in quell’assurdo risuona l’eco dei ’’13 contatti del Bazzani con l’utenza in uso al giocatore’’, citati nell’ordinanza. Sms inviati nell’arco di più di un anno, uno addirittura da dentro Milanello, e ai quali mancano riscontri di riposte da parte di Gattuso almeno nelle carte: eccola la prima considerazione al vaglio del suo staff, e che ora dovrà trasformarsi in tesi degli avvocati. Gattuso li ha subito individuati con D’Amico. Sono Guadalupi e Rosso, gli stessi di Criscito, mentre al “fratello” Pipieri è stato affiancato Salvatore Mannino, figlio dell’ex ministro Calogero. Le carte dell’indagine sono in viaggio per Firenze, sede forense dei due legali. Gattuso intanto ha già fatto sapere che chiederà di essere ascoltato quanto prima. «Vado a chiarire tutto, sono sereno...» e sì che il volto era meno teso di quando in campo la trance agonistica lo trasfigurava. Forse per quelle strette di mano dei viaggiatori che lo hanno incrociato tra un binario e l’altro della stazione di Milano. Per loro, Gattuso deve essere restato il “Ringhio” di sempre. 

venerdì 13 dicembre 2013

Per una volta siamo d'accordo con Lippi


"Non solo. Mi chiedo anche cosa debba fare di più Max per convincervi di essere un grande allenatore. Sono tre anni che il Milan viene smontato e rimontato, eppure lui riesce sempre a trovare la chiave per riaccenderlo e ripartire. Allegri è un tecnico di qualità superiore perché sa uscirne sempre: e la ripetitività delle sue imprese dovrebbe avervelo fatto ormai capire".


giovedì 12 dicembre 2013

Avanti mie pippe

Unica squadra italiana sopravvisuta dopo i gironi di Champions, dopo il pareggio con la primavera dell'Inter (il Livorno) un bel pareggino con i giovani dell'Ajax ci proietta avanti agli ottavi.
I limiti tecnici sono evidenti ma Allegri , ancora una volta, riesce a cavare oro dalla merda con buona pace dei gufi e di chi , con argomenti ridicoli e pretestuosi, lo critica. Avanti così, adagio.

giovedì 5 dicembre 2013

Si naviga a vista

Le vittorie (poco) convincenti in Champions e campionato hanno ridato ossigeno alla squadra ed era proprio quello che serviva in questo momento. La notizia della dipartita di Fester, per ora , è smentita mentre si inseguono le voci riguardo l'abbandono di Braida. Superfluo dire chi dei due fosse quello buono.
Ad ogni modo vorrei segnalare per l'ennesima volta la ridicolaggine di chi prima millanta falsi scoop e poi bacchetta altri per lo stesso motivo.
Invece di fare inutili sensazionalismi perché non aspettare i fatti?
Perché senza minchiate del genere non lo leggerebbe nessuno, che già sono pochi.

venerdì 29 novembre 2013

Addio Fester, non ci mancherai


Il più incompetente, scorretto, pacchiano dirigente della storia del Milan finalmente se ne va. Per anni ho chiesto la sua cacciata frequentando i vari forum rossoneri con un nickname che non lascia spazio ad interpretazioni: Galliani Vattene.
Sembrava impossibile ma ora è realtà, Fester fuori dai coglioni.
Inutile ricordare Marsiglia e i grandi "colpi" di mercato, da Redondo a Inzaghi, da Moriero regalato all'Inter in cambio di Cruz alle cessioni di Viera, Davids, Elber in età ancora verde, allo smantellamento del settore giovanile, ai Pederzoli, agli Inzaghi allenatori della primavera, a Gattuso capitano, dalle "meanate" ai bidoni a parametro zero, al deficit costante di una squadra che sarebbe una delle più seguite a livello mondiale. Tante ne ha fatte che molte ce ne siamo pure dimenticate.
Una storia infame, come quella del suo presidente. Uno fuori dal Milan, l'altro fuori dal parlamento.
A volte i sogni diventano realtà. Sono giornate magnifiche, le più belle di tutta la storia rossonera. 
Ora più che mai FORZA MILAN!



mercoledì 27 novembre 2013

Notte da Champions

Il Milan da una piccola soddisfazione dopo tanto tempo. E, soprattutto potrà giocarsela con l'Ajax fino alla fine per la qualificazione. Merito della squadra ma anche demerito di un Celtic che senza i rivali di sempre dei Rangers non hanno veri competitor in campionato, con tutte le conseguenze . Che in Europa si vedono.


domenica 24 novembre 2013

La vendetta di Gila


165 gol in serie A (nove più di superpippa e con ancora qualche stagione da giocare con la possibilità di scavalcare qualche leggenda, a proposito un affettuoso ricordo per Amedeo Amadei), tutte sudate e guadagnate con l'impegno, non ha mai avuto raccomandazioni lui. Non è un campione, non lo è mai stato, ma al Milan avrebbe meritato ben altra considerazione dato le alternative che c'erano. Una piccola vendetta ieri sera che  proietta il suo Genoa +4 da noi, che siamo , è bene ricordarlo, alla stessa distanza dalla terz'ultima. Balotelli ancora non pervenuto. Ci scusiamo per i pochi aggiornamenti negli ultimi tempi, a causa di inderogabili impegni di lavoro. D'ora in avanti saranno molto più frequenti.

martedì 29 ottobre 2013

Con Allegri



Al di la delle risate amare, mi auguro che la squadra esce presto da questa brutta situazione. E l'unico modo di farlo è con Allegri. Sappiamo com'è l'andamento e il rendimento delle sue squadre nell'arco della stagione e c'è da essere fiduciosi. Qualche segnale di risveglio c'è, si è visto soprattutto col Barcellona, però ancora non si ha la condizione e dopo uno sforzo nervoso, la partita seguente lo paghiamo.
Qualche rinforzo arriverà. Probabilmente quest'anno non si riuscirà ad entrare in Champions ma pazienza, con soli 3 posti disponibili e tanta buona concorrenza davanti è nella natura delle cose. Parolo, che bel giocatore. Alla nostra portata. Idea per gennaio per un centrocampo che ha troppa poca qualità.

martedì 8 ottobre 2013

Sono perfettamente d'accordo per due metà con Garzya

Sconfitta merita e preventivabile quella con la Juventus, loro sono più molto forti in condizioni normali, figuriamoci adesso, con le assenze che ci sono.
Continuo a non capire le critiche ad Allegri, che da quando è al Milan è sempre riuscito a ricavare il massimo da quello che aveva. Secondo me, ha ragione Garzya. Poi come al solito, durante i periodi di crisi, escono fuori bufale di mercato, per far star buoni i tifosi. Soliti fessi.

giovedì 26 settembre 2013

Pareggio con il cuore

Ed è una grande notizia il fatto che ci sia, insomma non solo culo e polmoni questo Milan, almeno si sudano la maglia, dando il massimo di quello che possono. Non posso dire lo stesso per lo squalificato.
Ora, i limiti di questa squadra li sappiamo, non c'era bisogno di questo inizio di stagione per sapere che per essere competitivi per lo scudetto ci servono 4-5, anche 6 giocatori buoni tra difesa(porta compresa) e centrocampo. Quindi inutile fare commenti dopo ogni partita. Piuttosto leggevo una riflession su Milan Blog Club, da cui sono bannato.

"Io ricordo molti che negli ultimi anni con Carlo Ancelotti chiedevano un ringiovanimento, l'esauturazione di vecchi campioni per giovani di gamba seppur meno famosi, in generale meno palleggiatori pigri e più combattenti."

Non io. il sottoscritto diceva da anni che , e da anni intendo dal 2002 che la squadra era vecchia e se non andava rinnovata ogni anno con 3-4 giocatori nuovi (di cui ovviamente 1 o 2 avrebbero fallito magari, ma gli altri due no) per non ritrovarci in quella situazione li. inserendo un paio di giovani all'anno in 10 anni hai cambiato tutta la rosa, gradualmente e senza traumi, e non ti ritrovi in quella situazione, in questa situazione . 
Il Barcellona per esempio, è ormai da 10 anni che vince praticamente ininterrottamente e a parte il secondo portiere Pinto, ha soli due ultratrentenni: Puyol e Xavi. 
Perché quando era il momento di mandare via i vari Marquez, Edmilson, Sylvinho, Belletti, Deco, Keita , Abidal, Henry, Larsson, Villa, lo ha fatto ,gradualmente, non ha aspettato che arrivassero tutti a 35 anni per sostituirli.  
Non è che nel 2009 qualcuno chiedeva la rivoluzione, nel 2009 quei giocatori erano arrivati al capolinea. semplicemente nel 2009 molti di quei giocatori li avevano passato i 30 e anche i 35 e oggi non giocano più. 
Il problema era evidente già ben prima del 2009. Già nel 2005 -06 anche i meno accorti l'avevano capito, tutti, tranne Galliani. Il problema non è stato quello che è stato fatto dopo il 2009, che è pure stato fatto discretamente visto le risorse economiche usate. Il problema è com'è stato gestito il mercato negli anni dal 2000-2009.  Da Redondo in poi. 
La situazione in cui ci troviamo oggi era ampiamente prevedibile e prevenibile. Per anni mi sono battuto lamentando e facendomi facile profeta di quello che poi è avvenuto. E mi davano pure del troll...


mercoledì 25 settembre 2013

Vai a ringhiare a casa tua, incapace.

Al Sion 10 partite (3 vere +7 come collaboratore di Arno Rossini) ed Esonero. Sembrava quasi un record (Costacurta a parte) ma poi è arrivata la grande occasione, immeritata: Palermo.
6 partite e un calcione nel sedere, meritatissimo. 
Il tempo è galantuomo. 
Joe Jordan, uno di noi.  

lunedì 23 settembre 2013

Milannews è un sito disgustoso

Pur di giustificare il solito inqualificabile Balotelli, che poteva essere espulso già per il calcio in faccia rifilato ad Albiol, adesso prova a creare un caso fondato sul nulla. Ora un arbitro deve pure stare attento a come posiziona le labbra o le sopracciglia. VERGOGNOSO. Intanto un paio di accoltellatine ai danni dei tifosi del Napoli. Robetta.

clicca per ingrandire

venerdì 20 settembre 2013

Spom-Pato

Era colpa di Milan-Lab visto tutti questi infortunii. 
Non era colpa di Barbara allora. A meno che... ;)

Scherziamo Barby, sappiamo che Milan-Lab è una cacata pazzesca e che tu sei una brava ragazza. Tuo papà  invece...



giovedì 19 settembre 2013

Tanta carne al fuoco

Io ce l'avevo il calendario con questa immagine qui!

Tanta carne al fuoco. E allora sarò sintetico.
-Con Torino e Celtic siamo usciti indenni, grazie all'arbitro e al culo, ma abbiamo fatto schifo. La colpa , se giochiamo con Constant,Zaccardo, Muntari, Birsa e altre pippe, non è certo dell'allenatore. Ricordiamocelo sempre.
-Kaka , di nuovo infortunato, fa una redondata. Retorica e mediatica, inutilmente e sfacciatamente ipocrita. Disgusto.
-Il presidente merda, faccia meno video e cacci qualche soldino in più per la campagna acquisti, che la rosa è indecente.
-Povero Silvio, ormai è accerchiato dai comunisti. Dopo Zapata in panca anche un certo Iotti, sarà parente?
-Messi ha raggiunto e superato il record di Van Nistelrooy come secondo miglior marcatore della storia della Champions , alle spalle solo di Raul. E Superpippa? Ah , lui o meglio dire lei, contava pure i gol fatti al campetto sotto casa sua. O ancora peggio, in Intertoto...
-E Forza Italia, e siamo fortissimi!

Lo zio Fester mentre sostiene il culo di Allegri


mercoledì 11 settembre 2013

La differenza (tra le tante) fondamentale



Invito TUTTI a guardare questo video, un breve documentario-omaggio che è stato prodotto dal Barcellona per celebrare i 10 anni dall'arrivo di Ronaldinho al Barca. Anche il Milan , nella sua storia, ha avuto il suo Ronaldinho, un giocatore che arrivato in un momento particolare nella storia del club, dopo anni grigi se non addirittura nerissimi, è riuscito a ridare il sorriso ai tifosi rossoneri. Un giocatore per certi versi totalmente differente da Ronaldinho, senza la sua tecnica straordinaria, ma con lo stesso sorriso e voglia di vincere, di stupire, di dare allegria. Il suo arrivo è stata, come nel caso di Ronaldinho al Barcellona, una scossa elettrica, adrenalinica. Il suo nome è Ruud Gullit.
Eppure, nonostante di certo non manchino al Milan le risorse multimediali, nessuno ha mai pensato di omaggiare Ruud come avrebbe meritato. E in questo caso non c'è neanche l'alibi, orrendo, del fatto che fosse il giocatore appartenente a una vecchia gestione o "ostile" all'attuale.
Questa la differenza tra un club con l'anima come il Barcellona e uno che l'anima l'ha persa da tempo.

Pippe arroganti

Marcello Lippi avrà tanti difetti ma va riconosciuto lui un grande merito: quello di non aver ceduto e non aver convocato quelle pippe arroganti di Cassano e Balotelli.


giovedì 5 settembre 2013

Nuova grafica.

Era da tempo che non dedicavamo tempo alla manutenzione del sito. Ultimamente la grafica non veniva più visualizzata bene e abbiamo deciso, approfittando dell'occasione di rinnovare un po' la grafica e il tutto. Abbiamo spostato qualche widget ed eliminato qualche altro ma più o meno credo che rimane facile orientarsi.
A sinistra i nostri post a destra quelli degli altri.
Quello che non c'è nella colonna di destra sta giù in fondo.

sabato 31 agosto 2013

Un mercato senza senso

Se la cessione di Boateng è un affarone non possiamo dire di certo lo stesso per l'acquisto di Matri. 
Serviva proprio un altro attaccante centrale oltre Balotelli e Pazzini (e Niang)? Serviva proprio un attaccante a una squadra che ha gente come Abbiati, Constant , Abate, Zapata, titolari o quasi in difesa? A cosa serve poi il ritorno di Kaka? Neanche a vendere magliette, ormai, bollito com'è. 
Matri non è stato ben accolto, ma d'altronde ci ricordiamo bene che successe lo stesso anche a Superpippa Inzaghi , nell'ultima giornata di campionato, in quel di Bergamo, quando uscì la tragica notizia. Poi sappiamo che le curve, se ben prezzolate, cambiano volentieri idea. E poi scommettiamo che tutto ad un tratto per i mass-media Matri diventa un fenomeno? Una storia già vista...
L'unica nota positiva l'addio al sempre giovane Antonini. A cambio pure di un giocatore , Birsa, che alza il tasso tecnico del centrocampo. Ed ho detto tutto. 


sabato 24 agosto 2013

Verona sempre fatale

Perdere da una neopromossa alla prima giornata non è propriamente un buon viatico però Allegri ci ha abituato alle partenze lente a prescindere del preliminare di Champions che, come diceva Mexes, doveva essere poco più di una formalità. Daranno come sempre la colpa al povero Allegri, alle prese con una squadra di pippe (a proposito, sicuro che Ebete e Constant son meglio di questo Albertazzi? Nel calcio non contano solo i  soldi ma anche la competenza.) É colpa di Allegri se un difensore centrale titolare pensa di poter contrastare Toni sul gioco aereo andando di ginocchio?

lunedì 12 agosto 2013

Aubameyang, quei 3 gol (per ora) dei rimpianti rossoneri


LA STELLA DEL BORUSSIA DORTMUND

Aubameyang, quei 3 gol dei rimpianti rossoneri

Un anno nella Primavera del Milan, poi l'odissea per 4 club francesi. E a 24 anni conquista i vicecampioni di Germania

Pierre Aubameyang con tre accordi ha dato il la alla stagione del Borussia Dortmund (Ap/Joensson)PierreAubameyang con tre accordi ha dato il la alla stagione del Borussia Dortmund (Ap/Joensson)
Tripletta all'esordio in campionato, a 24 anni. Gioca nella squadra vice campione d'Europa. Il suo nome è Pierre-Emerick Aubameyang e per lui dalle parti di Milano qualcuno si sta ancora mordendo le mani. Perché il giovane franco-gabonese, che sabato con il BorussiaDortmund ha firmato tre reti ai danni dell'Augsburg nella prima giornata, è passato anche nella Primavera del Milan. Ma lì, per quanto riguarda la fiducia dei rossoneri, si è fermato.

IN FRANCIA - Vicecapocannoniere del campionato francese con il Saint-Étienne lo scorso anno - alle spalle di un certo Ibrahimovic - a voler essere precisi è già entrato nel cuore dei tifosi del Borussia a luglio, quando nella Supercoppa di Germania aveva realizzato l'assist per il 4-2 contro il Bayern Monaco. Mica poco. Due gare, un assist e tre reti (nessun segno, invece, a inizio agosto, nel primo turno di Coppa): un debutto affatto malvagio per un giocatore pagato 13 milioni più un premio a rendimento.
2 MILIONI DI EURO - Eppure, il Milan non ha voluto investire su di lui. Dopo averlo tenuto un anno in Primavera, tra l'altro con discreti risultati, la società di via Turati lo ha avviato verso una serie di prestiti in Francia: il Digione in Ligue 2, il Lilla e il Monaco in Ligue 1, il Saint-Étienne, che nel 2011 lo prende in prova, si convince e lo riscatta per meno di 2 milioni. Come detto: vicecapocannoniere. Eppure, a Milano proprio non trovava spazio.
I «TROPPO» GIOVANI - Troppo giovane, forse, per riscuotere la fiducia della società. In una squadra che al momento ha un'età media di oltre 25 anni e mezzo, compresi i vari Petagna, Gabriel e Cristante, e che ora potrebbe perdere anche il 20enne De Sciglio (arrivando a 26 anni secchi), corteggiato dal Real Madrid di Carlo Ancelotti, uno che per i talenti ha la vista lunga (per intenderci: Paloschi, un altro in cui il Milan non ha creduto, Verratti e altri).
 (modifica il 12 agosto 2013)
© Corriere della Sera . RIPRODUZIONE RISERVATA

venerdì 2 agosto 2013

In nome del Popolo Italiano



La Corte suddetta rigetta i ricorsi di Agrama Frank, Galetto Gabriella, Lorenzano Daniele, che condanna al pagamento delle spese processuali. Annulla la sentenza impugnata nei confronti di Berlusconi Silvio limitatamente alla statuizione relativa alla condanna alla pena accessoria dell’interdizione temporanea per anni 5 dai pubblici uffici, per violazione dell’articolo 12, comma 2, dlgs 10 marzo 2000, numero 74 e dispone trasmettersi gli atti ad altra sezione della Corte d’appello di Milano perché ridetermini la pena accessoria nei limiti temporali fissati dal citato articolo 12, ai sensi dell’articolo 133 c.p., valutazione non consentita alla Corte di legittimità. Rigetta nel resto il ricorso di Berlusconi nei cui confronti dichiara, ai sensi dell’articolo 624, comma 2, cpp, irrevocabili tutte le altri parti della sentenza impugnata. Condanna tutti gli imputati, in solido, al pagamento in favore della parte civile, Agenzia delle Entrate, delle spese dalla stessa sostenute in questo grado di giudizio, liquidate in complessivi euro 5mila, oltre accessori come per legge.


AMEN


venerdì 26 luglio 2013

Qualcuno ci spieghi...

... perché qualcuno deve spiegare. Eravamo su uno dei tanti siti di calciomercato , nella pagina dedicata al Milan, in cerca di qualche notizia confortante. Ad un certo punto veniamo colpiti dalla notiza qui sotto evidenziata (cliccate sull'immagine per ingrandire).


Quacuno ci spieghi cosa c'entra la notizia di Fabregas con il Milan. Ce lo devono spiegare.
Devono SMETTERLA SMETTERLA SMETTERLA di vendere fumo ai milanisti.
Fabregas non possiamo neanche sognarcelo. PUNTO.

giovedì 25 luglio 2013

Eterno


Chi 5, 3, 2, un anno fa diceva che questo campione era finito si sbagliava di grosso. Bravo Ronnie, il Milan non ti meritava.

martedì 16 luglio 2013

Molestò allievo: 3 anni a don Corsani già confessore di Berlusconi

Dal sito del Resto del Carlino.



I fatti risalgono al 2007 quando il sacerdote, molto vicino alla famiglia del Cavaliere, si trovava a Rimini.

Rimini, 15 luglio 2013 - E' stato condannato con rito abbreviato a tre anni di reclusione, per violenza sessuale su un ex allievo, don Gabriele Corsani, 45 anni, economo del collegio salesiano di Pavia.
I fatti risalgono al 2007, quando don Corsani si trovava a Rimini con alcuni giovani per un seminario. L'ex allievo, all'epoca appena ventenne, è stato attirato in una camera d'albergo e palpeggiato sui genitali. Per questo il Giudice ha riconosciuto colpevole il sacerdote, stabilendo, oltre alla condanna a tre anni, anche una provvisionale di 5mila euro (ma la parte civile, rappresentata dall'avvocato Monica Gnesi di Monza, ne aveva chiesti 20mila). L'inchiesta della Procura di Rimini era partita nel luglio del 2011, grazie alla denuncia del ragazzo, ormai divenuto 24enne. Don Corsani è conosciuto per essere considerato 'Il confessore' di Silvio Berlusconi, essendo molto vicino alla famiglia del Cavaliere. E' stato il primo sacerdote ad arrivare nella casa milanese di Rosa Bossi Berlusconi, alla notizia della sua morte, nel febbraio 2008.

giovedì 4 luglio 2013

Bene Poli, come andrebbe benissimo Honda. Ma la difesa?


Sapete che preferiamo non aggiornare il blog se non ci sono notizie. Se non c'è nulla da dire non lo diciamo piuttosto che, come altri, scrivere cazzate. Oggi c'è una notizia, l'acquisto di Poli e la commentiamo. Ottimo acquisto, un centrocampista con piedi buoni visione di gioco, dinamismo, capacità di inserimento con e senza palla che migliora la qualità di un centrocampo in cui i giocatori con i piedi buoni sono molto pochi. Il ragazzo può giocare in tutti e 4 i ruoli di un centrocampo a rombo e il suo contributo lo darà. La trattativa per Honda invece è ancora in alto mare ma se andasse in porto sarebbe, secondo noi, un'ottima notizia. Da tempo immemore ci manca un 10 (che sa fare anche il terzino sinistro!) con visione di gioco e forse con questa operazione possiamo pure sbarazzarci di Boateng. Certo, il giocatore si poteva prendere anni fa , quando, ancora sconosciuto al grande pubblico,  qualcuno ne tesseva le lodi.
La domanda però rimane. Per la difesa che cosa stiamo facendo? Vergara sembra un buon prospetto ma non basta certamente a sistemare una diesa che ha bisogno di almeno due rinforzi nella sua allineazione titolare.

mercoledì 12 giugno 2013

E ora sai dove puoi metterti la fascia...


Se ne va un altro pezzo della M-Generation del Milan. La generazione di Merda. Quella dei Gattuso, degli Inzaghi , etc...
Vai Ambro, non ti rimpiangeremo.

martedì 11 giugno 2013

Calma piatta

Vorremmo scrivere tante cose divertenti, ma a parte Gattuso allenatore del Palermo, onestamente, non c'è granchè da dire.
Confermato Allegri, pare. Bene, nonostante non abbia simpatia per lui, ma con le squadrette che ha avuto in mano ha fatto miracoli.
Con l'aiuto decisivo di Meani...

martedì 14 maggio 2013

Spione e scorreggione




Pirlo non è mai stato di molte parole ma ultimamente ci ha consegnato due notizie veramente profumate.
"In Germania Lippi ci chiamo' spioni. E noi guardammo Inzaghi"

“Inzaghi? Prima delle gare andava sempre in bagno…”

Oddio, le chiappe chiacchierate le ha sempre avute, ma per altri motivi....



Superpippe, anche in panchina.

Da tuttocalcioestero .


GATTUSO ESONERO SION.  Gennaro Gattuso tornerà a fare il calciatore e basta. Dopo la bruciante sconfitta per 5-0 con il San Gallo il vulcanico presidente del Sion Christian Costantin – 5 allenatori cambiati soltanto in questa stagione – ha deciso di esonerare l’ex Milan dal ruolo di allenatore-giocatore, cacciando anche i suoi assistenti Arno Rossini e Luigi Riccio e affidando la panchina a Michel Decastel. A fianco di Decastel lavorerà lo staff tecnico della Primavera, in attesa di un rinnovamento per la prossima stagione. La decisione è stata presa alla luce dei risultati al di sotto delle aspettative, con appena 10 punti in 11 giornate e l’eliminazione dalla Coppa di Svizzera.
Il club ha deciso di andarci pesante anche con alcuni elementi della prima squadra: ben otto giocatori verranno messi fuori rosa e sostituiti con altrettanti giovani della Primavera.

domenica 12 maggio 2013

Fino alla fine

Se la giocherà all'ultima giornata contro il Siena. Vincere o morire. Guardandosi sempre dietro, come abbiamo sempre detto. Storia di una stagione comunque , visto la rosa, molto positiva.


giovedì 9 maggio 2013

Ma continuiamo a guardarci dietro

Negli scorsi turni gli arbitri (pro-Milan e anti-Fiorentina) e Pazzini ci hanno sospinto a distanza, quasi, di sicurezza. Quasi , appunto. Non mollare fino alla fine per entrare nei turni preliminari di Champions. Sarebbe il massimo del massimo che si poteva raggiungere. Più di così con sta squadraccia... ci è andata di lusso.

giovedì 2 maggio 2013

Legend



Anzi Legends. Il miglior allenatore al mondo di ieri e il miglior allenatore al mondo di oggi.


domenica 21 aprile 2013

Storia di un noiosissimo trofeo Berlusconi fuori stagione

In questo match presentato chissà come, quando si sapeva che si trattava di una partita abbastanza inutile. Inutile per la classifica della Juve, inutile per quella del Milan che ben difficilmente, comunque, avrebbe potuto vincere.
Gli infortunii di Abbiati e Ambrosini sono simbolici, anche gli ultimi pezzi della squadra di Ancelotti (loro addirittura di quella di Zaccheroni) abdicano. Guardando Amelia e Muntari si capisce perché siano ancora titolari.
Sulla classifica, l'avevamo detto, guardiamoci dietro, il calo è arrivato e ora c'è solo un punto di vantaggio sulla Fiorentina.

martedì 16 aprile 2013

domenica 7 aprile 2013

Grazie Tagliavento

Grazie, sì, a dispetto dei soliti servi, perché i beneficiari dell'arbitraggio scandaloso di Tagliavento siamo stati noi. Uno dei due rigori c'era di sicuro, il secondo, l'altro forse pure. Quello che sicuramente non c'era era il rosso a Tomovic, "chiamato" ancora una volta da Boateng (sta diventando un modo di fare intollerabile) che ha visto, solo lui e Tagliavento, una gomitata al giovane simulatore egiziano. Un errore che ha condizionato più di qualsiasi altro la partita che anche in 10 la Fiorentina ha dimostrato di dominare. Guardiamoci dietro.

martedì 2 aprile 2013

Si naviga a vista

Scusate la scarsa presenza ultimamente ma nuovi impegni lavorativi hanno ridotto il nostro tempo libero. D'altronde non è che ci sia molto di cui parlare. Si naviga a vista, cercando di racimolare più punti possibili, per provare a resistere al ritorno delle altre e al nostro , tradizionale, crollo di fine stagione.

mercoledì 13 marzo 2013

Creste abbassate.



Come volevasi dimostrare...

Il faraone, il principe, il balilla in porta, il miglior amico di Milito, il formicaio nero, quell'altro fenomeno che abbiamo soffiato all'Inter e tutti gli altri. I vostri nomi rimarranno nella storia . Una delle più grandi disfatta europea del Milan della storia, di tutti i tempi. Remuntada fu, dopo le feste e le chiacchiere.
E d'ora in avanti non saranno più i milanisti rivolti ai tifosi del Barca, a fare il segno 4 con la mano.

La storia si ripete, sempre uguale. 1, 10, 100 , 1000 La Coruna.
1, 10, 100, 1000 Instanbul.
1, 10, 100, 1000 Barcellona.

domenica 3 marzo 2013

La vetta prima del crollo? Intanto l'Inter rovina la festa.

L' andamento dei campionati di Allegri, anche prima dell'approdo a Milanello, parla chiaro. Partenza lentissima, poi dopo un mese e mezzo si inizia a carburare fino a marzo e poi di nuovo la condizione cala. Il Milan ha dovuto infilare una serie di risultati utili consecutivi incredibile, se pensiamo anche in rapporto alla qualità scadente dell'organico , ma da l'impressione di aver speso tantissimo per fare questo e i punti di vantaggio nei riguardi della quarta sono... uno.  L'Inter di Stramaccioni , Alvarez e Palacio ha rovinato la festa. Sento parlare di rincorsa al secondo posto, mi vien da ridere. Anche perché il Napoli non mollerà affatto, ha ancora intatte le chance di realizzare il grande sogno. Un solo punto di vantaggio sull'Inter dunque (che ha pure vinto uno dei due scontri diretti) però pare che l'Inter sia una derelitta mentre noi puntiamo allo scudetto. Vedo ora la Domenica Sportiva  e sembra quasi che sto Cristante sia il nuovo Pelè, a sentirli, e un pippone a vedere gli "highlights". I soliti media nostrani. Ha ragione Beppe Grillo...

giovedì 14 febbraio 2013

Balotelli e il faraone incompatibili? Non è una cazzata.

E' vero che nel 433 (così come nel 4231) di Allegri uno gioca ala sinistra e l'altro prima punta ma è anche vero che Balotelli, a dispetto del fisico, proprio prima punta non è, proprio come non lo era Zlatan Ibrahimovic. Ecco, pensiamo a lui. Nel 4312 prima di Mancini all'Inter e poi in quello di Allegri, Ibrahimovic giocava da punta sinistra in appoggio alla prima punta (nell'Inter, ovvero normalmente Cruz) oppure a un "trequartista" centrale molto avanzato o "falso 9", come è di moda chiamarlo in Spagna (una volta si diceva "un 9 alla Hidegkuti") come Boateng. Ibrahimovic, come Balotelli ama lontano dalla porta, non è un classico attaccante d'area di rigore, e spesso l'uno come l'altro preferiscono allargarsi sulla fascia sinistra "alla Henry". In un 4312 la collocazione ideale di Balotelli sarebbe quella di punta sinistra, come pure l'ideale collocazione di El Shaarawy. Entrambi sono seconde punte che giocano prevalentemente giocando sul fronte sinistro per rientrare sul destro. Quindi in un 4312 uno dei due si dovrebbe adattare a giocare sull'altro lato, o dovrebbero scambiarsi la posizione, comunque dovrebbero uno o entrambi cambiare un po' lo stile di gioco ed adattarsi a una posizione un po' diversa dal solito. Discorso diverso per il 433 dove El Shaarawy si trova in una posizione perfetta per le sue caratteristiche mentre Balotelli non proprio, deve ragionare da prima punta o al limite da "falso 9", ma a un falso 9 in genere è richiesta oltre al tempo dell'inserimento in area, anche una certa visione di gioco e la capacità di dialogare con i compagni, qualità che non sono tra le migliori di Balotelli. Perché Balotelli non ama giocare spalle alla porta, è più una seconda che una prima punta. Allora si potrebbe provare a schierarlo dietro a Pazzini, però con soli due centrocampisti centrali El Shaarawy a quel punto dovrebbe difendere ancora di più di quello che sta facendo, giocando più lontano dalla porta. I due giocatori non sono in assoluto incompatibili ma non si "incastrano" perfettamente e quindi difficilmente daranno il massimo del loro potenziale giocando insieme, qualcosa necessariamente dovranno perdere, a meno che non siano bravi a riadattarsi (a loro favore il fatto che sono giovani). Bisognava pensarci prima di spendere un mucchio soldi per Balotelli, soprattutto dopo che lo stesso Galliani aveva dichiarato che con Ibrahimovic ancora in rosa El Shaarawy non sarebbe esploso. La coerenza non è di casa in via Turati, ma , ormai da lungo tempo, sappiamo che non sono certo considerazioni di natura tecnico-tattica quelle che determinano gli acquisti al Milan quanto piuttosto amicizie personali, esigenze elettorali, dispetti ai "cugini"e altro ancora. Una società gestita "ad-minchiam" che anche per questo ogni anno ha un deficit di 60-80 milioni, nonostante il mercato povero e spesso in attivo, al contrario di club come Barcellona, Bayern etc... che sul mercato spendono più di noi ma, stranamente, finiscono sempre, negli ultimi anni, in attivo, anche di diverse decine di milioni di euro.

lunedì 11 febbraio 2013

"Sgancio"


E l'effetto Balotelli? Tutto qui? Qualche buon rigorista già l'avevamo. Dobbiamo solo ringraziare il vecchio cuore rossonero di Astori se i punti di "sgancio" dai cugini sono solo 2.

lunedì 4 febbraio 2013

Più di Mario poté Paolo...



...Paolo Valeri ( quello del  rigore inesistente in Atalanta-Inter dell'anno scorso) ovviamente. Che sicuramente è costato meno del "negretto di famiglia". Il rigore dato ieri sera è incommentabile ed è l'ennesimo di una lunga lista di orrori arbitrali a favore del Milan, ma dubito che basterà per il terzo posto. Ho sentito dire tante sciocchezze su Balotelli, come se ci fosse stato Pazzini non avrebbe segnato a un metro dalla porta... il giudizio sul mercato non cambia, anzi. Nei prossimi giorni faremo un'analisi del mercato delle nostre rivali.
Onore ad Allegri che con una difesa composta da Amelia, Abate, Zapata, Bonera e Constant è riuscito a prendere solo un gol da Di Natale e Muriel. E che sta facendo rendere al massimo oltre Montolivo, El Sharaawy anche il  giovane Niang e sta recuperando un Flamini quanto mai prezioso nel deserto tecnico del nostro centrocampo.

martedì 29 gennaio 2013

Balotelli al Milan: una disgrazia



A chi mi accusa di essere antimilanista lascio spiegare alle parole del mio arcinemico Butirrometro perché è un acquisto sbagliatissimo: "Capivo l'acquisto se si fosse ceduto Robinho (stesso ingaggio), non lo capisco stante la rosa attuale: Balotelli "risolve" un problema che non c'è e non risolve (anzi ne pregiudica la soluzione) quelli che ci sono. Non arriverà un centrocampista che possa sostituire De Jong o far prendere fiato a Montolivo, questo serviva subito.
In prospettiva poi sarebbe servito un centrale di difesa di qualità."

Ci aggiungo che è un inutile paracarro che segna col contagocce (per ora nella sua miglior stagione ha segnato 17 gol, campionato, coppe europee, FA Cup e Coppa di Lega e supercoppette varie incluse) e che pesterà i piedi ad El Shaarawy.

Chiaramente un acquisto elettorale, per prendere, ancora una volta, in giro i tifosi, che non migliora e anzi crea problemi alla squadra, dilapidando le già scarse risorse.

Solo dei cretini possono esultare per un acquisto del genere.
A differenza di Pato non ha mai avuto grossi problemi di infortunii ma come lui ha visto diminuire la sua quotazione sul mercato, nonostante la pur giovane età. Un motivo ci sarà. Altro che grande Galliani... da prenderlo a calci nel culo!


giovedì 24 gennaio 2013

Noia

La vittoria di domenica scorsa, con la bella doppietta del Pazzo, le solite bufale di mercato, Zaccardo e quant'altro non riescono onestamente a invogliarci troppo a venire sul blog a scrivere. Mancano argomenti su cui riflettere e pure sugli altri blog vedo che si batte la fiacca. Per carità, il fatto che si vinca e lo si trovi normale , vista la situazione in cui si era a inizio stagione (c'è ancora qualcuno che vuole esonerare Allegri?) è  ottimo. Però per un blogger a volte non è facile trovare argomenti di cui scrivere. Piuttosto che dire cazzate, piuttosto che inventarci notizie come Critica o altri, preferiamo il silenzio.

lunedì 14 gennaio 2013

Doping?

Da Calciomercatoweb

CORINTHIANS PATO MILAN/ SAN PAOLO (Brasile) –“Cornuti e mazziati” recita il vecchio adagio popolare che mai come oggi calza a pennello per descrivere la situazione delMilan. Dopo aver ceduto Patoal Corinthians, i rossoneri sono stati infatti accusati dal medico che ha monitorato la muscolatura dell’attaccante, dando il via libera al suo ritorno alle attività: “Può tornare a giocare – esordisce Beny Schmidt, primario del reparto di Neurologia Muscolare a San Paolo a Folha de Sao Paulo – la biopsia non ha rilevato alcun problema, tranne qualche alterazione minima. Questa situazione dipende dagli allenamenti fatti in Italia. Non è una questione di intensità, ma di monitoraggio per conoscere a fondo i muscoli. Ci sono trattamenti e sostanze utilizzate da squadre straniere che non conosciamo in maniera specifica”, ha concluso il medico.


Ricordate la storia della crescita? Degli 8 centimetri?   Etc...,  Etc.. etc... etc...

venerdì 11 gennaio 2013

Vieri e Brocchi, i gemelli del crac "Bancarotta da 14 milioni di euro"



I due ex calciatori sono sotto inchiesta a Milano per il fallimento della loro società di arredi di lusso
Le loro abitazioni sono state perquisite dai militari della guardia di finanza. Coinvolte anche le madri

di EMILIO RANDACIO per Repubblica.
Hanno tentato di diversificare i propri investimenti: da calciatori, fare il grande passo nel mondo della finanza. Un modo per fare fruttare i lauti guadagni incassati in anni trascorsi a inseguire un pallone, prima con il marchio di moda casual, Baci & Abbracci, poi spingendosi oltre, fondando l’ambiziosa Bfc&co, specializzata nel mondo degli arredi di lusso importati da mezzo mondo. Missione naufragata sotto i colpi di un fallimento da 14 milioni di euro. I sogni di un futuro da manager per Christian Vieri e Cristian Brocchi si sono infranti contro un provvedimento firmato dal pm milanese Maurizio Ascione.

I finanzieri del Nucleo regionale di polizia tributaria, nel perquisire le loro abitazioni, hanno notificato ai due calciatori (il primo ex stella di Milan, Inter e Juventus, il secondo ancora in attività con la Lazio), un invito a comparire in cui si ipotizza il reato di concorso in bancarotta. Nei guai anche le madri dei due calciatori, Christiane Rivaux e Rossella Cerruti — entrambe con una carica sociale — e l’amministratore di fatto della società, Fabio Arcuri (manager anche del marchio Baci & Abbracci). Vieri e la madre risultavano all’estero (il primo a Dubai, la seconda a Londra) e hanno garantito che rientreranno in Italia per conoscere la ragione della perquisizione. Molto sintetico il provvedimento del pm Ascione, che ha mandato i finanzieri «alla ricerca di documenti in forma cartacea o informatica», che possano spiegare le ragioni di questo dissesto.

La guardia di finanza si è recata anche nelle sedi della Sunny srl di Prato e in quelle delle società Fillo e Tache Petit. La Bfc&co, sede ufficiale in via Morimondo, ha mosso i primi passi nel 2004 e fino alla dichiarazione d’insolvenza, dichiarata dal tribunale nell’ottobre scorso, era stata costituita per la vendita di accessori da cucina, elettroutensili di lusso, oggetti per il fitness. Da almeno quattro anni, però, i bilanci erano in drammatica perdita, a causa «del calo dei consumi che ha reso impossibile la continuità aziendale», recitava la relazione sulla situazione patrimoniale.

Il curatore fallimentare Michele Megaro e i legali del fallimento, Gianluca Minniti e Arturo Maniaci, hanno tentato fino all’ultimo una mediazione per chiudere il caso con una transazione, ma i soci (Brocchi e Vieri hanno un quarto a testa), non avrebbero dato alcuna risposta. Ora il pm Ascione (che ha ereditato il fascicolo dal collega Eugenio Fusco), vuole capire dove sia finito questo fiume di denaro che i creditori rivendicano. La storia della Bfc&co è stata caratterizzata da una vita breve quanto difficoltosa. Nella sede sono scoppiati, a distanza da pochi mesi l’uno dall’altro, due incendi misteriosi, probabilmente dolosi. Anche su questi episodi Ascione sembra essere intenzionato a vederci chiaro.
(11 gennaio 2013)


giovedì 10 gennaio 2013

Preso Saponara, bene così.

Da FootballArt


Destro naturale, longinlineo asciutto (184 cm per 73 kg di peso) è un attaccante italiano, classe 1991 in forza all'Empoli e in predicato di passare al Milan. Giocatore molto dotato dal punto di vista tecnico, ricorda per certe movenze alcune vecchie ali del calcio italiano (i granata Meroni e Sala prima di tutto) con movimenti semplici ma repentini e un ottimo controllo del pallone in corsa. Ottimo tiro di destro, che sfrutta anche nei calci piazzati, può giocare da attaccante esterno o anche da quarto centrocampista , stile Cristiano Ronaldo, su entrambe le fasce, anche se predilige giocare a sinistra. Recentemente è stato reinventato "trequartista alla Kaka" nel 4312 di Sarri dietro Tavano e Maccarone. Alla Kaka perché interpreta il ruolo con grande mobilità, velocità e accelerazioni con le sue leve lunghe, e propensione al gol, più da attaccante che da centrocampista, mentre forse soprattutto in funzione dell'età rispetto al modello ha una maggiore visione di gioco e del passaggio in profondità. Un giocatore interessantissimo, tra i più bravi giovani italiani in assoluto , che al Milan, viste le partenze di Pato e forse Robinho , serve come il pane, anche da subito. Da verificare solo la posizione (gioca meglio a sinistra, dove sta giocando El Shaarawy che a destra e in questo momento il Milan non sta giocando con un numero 10 fisso) ma non credo che questo sia un grosso problema, soprattutto sul lungo periodo. Per questo motivo avrei forse preferito un Cuadrado ma comunque un ottimo acquisto: la strada da seguire è questa.
Si vede la mano di Braida. + Braida - Galliani. 

lunedì 7 gennaio 2013

Vittoria di rigore, importantissima...

... visto che perdono quasi tutti... ma.... ma quello che fa più notizia è altro. Blatter che ci spernacchia. Ma soprattutto la teoria della fiscalità di Galliani, grande alibi degli ultimi 10 anni, disintegrata.


di GIULIANO BALESTRERI per Repubblica
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MILANO - Sorpresa. L'Eldorado dei calciatori è l'Italia. Niente Spagna, niente Inghilterra: è l'Italia il paese con l'imposizione fiscale più vantaggiosa per gli sportivi milionari. A patto - ovviamente - di voler giocare in campionato di primo livello e non voler emigrare verso Svizzera o Slovacchia. E sì perché un calciatore con uno stipendio di due milioni di euro in Serie A paga 874mila euro di imposte contro il milione della Liga spagnola, i 927mila euro della Premier League inglese e gli 876mila euro della Bundesliga tedesca. Insomma la tassazione resta più bassa di quella dei concorrenti anche dopo il contributo di solidarietà del 3% introdotto dal governo Monti per la parte eccedente i 300mila euro di reddito.

Certo qualche stella potrebbe scegliere il campionato francese dove l'imposta si ferma a 806mila euro, ma solo fino a quando il presidente Francois Hollande non riuscirà a imporre la super tassa sui redditi milionari: l'aliquota del 75% è stata bocciata dalla Corte costituzionale, ma l'inquilino dell'Eliseo non ha intenzione di mollare la prese e promette battaglia. A costo di assistere a una vera e propria migrazione di transalpini - come Gerard Depardieu - sta già pensando a una nuova forma di tassa patrimoniale.

Insomma dallo studio di Kpmg sulla diversa imposizione fiscale all'interno dell'Unione europea emerge un progressivo allineamento tra i singoli Paesi come negli auspici della Commissione che nella sua raccomandazione di dicembre chiedeva una maggiore 
armonizzazione tra i governi membri. Una strategia volta a disincentivare gli spostamenti da un Paese all'altro solo alla ricerca di una più favorevole imposizione fiscale.

Una raccomandazione che colpisce come un boomerang il mondo del calcio - italiano - mettendone a nudo tutti i limiti: mentre l'Uefa discuteva di fair play finanziario i club italiani si lamentavano della fuga dei calciatori verso la Spagna dove ad aspettarli c'era la "legge Beckham". La norma, introdotta nel 2005, prevedeva un'aliquota di tassazione ridotta dal 43% al 24% per tutti i lavoratori stranieri in Spagna con introiti superiori ai 600mila euro annuali. Una legge pensata per attrarre cervelli dall'estero, ma che, invece, ha attirato - soprattutto - piedi fini: da Beckham a Kakà fino a Ibrahimovic. Una norma che per i dirigenti italiani era fumo negli occhi, ma che una volta abolita, ha rivelato la fragilità dell'economia calcistica made in Italy e lo scarso appeal del campionato. Come dimostrano le numerose società in vendita e i pessimi risultati a livello di competizioni europee.

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