giovedì 14 febbraio 2013

Balotelli e il faraone incompatibili? Non è una cazzata.

E' vero che nel 433 (così come nel 4231) di Allegri uno gioca ala sinistra e l'altro prima punta ma è anche vero che Balotelli, a dispetto del fisico, proprio prima punta non è, proprio come non lo era Zlatan Ibrahimovic. Ecco, pensiamo a lui. Nel 4312 prima di Mancini all'Inter e poi in quello di Allegri, Ibrahimovic giocava da punta sinistra in appoggio alla prima punta (nell'Inter, ovvero normalmente Cruz) oppure a un "trequartista" centrale molto avanzato o "falso 9", come è di moda chiamarlo in Spagna (una volta si diceva "un 9 alla Hidegkuti") come Boateng. Ibrahimovic, come Balotelli ama lontano dalla porta, non è un classico attaccante d'area di rigore, e spesso l'uno come l'altro preferiscono allargarsi sulla fascia sinistra "alla Henry". In un 4312 la collocazione ideale di Balotelli sarebbe quella di punta sinistra, come pure l'ideale collocazione di El Shaarawy. Entrambi sono seconde punte che giocano prevalentemente giocando sul fronte sinistro per rientrare sul destro. Quindi in un 4312 uno dei due si dovrebbe adattare a giocare sull'altro lato, o dovrebbero scambiarsi la posizione, comunque dovrebbero uno o entrambi cambiare un po' lo stile di gioco ed adattarsi a una posizione un po' diversa dal solito. Discorso diverso per il 433 dove El Shaarawy si trova in una posizione perfetta per le sue caratteristiche mentre Balotelli non proprio, deve ragionare da prima punta o al limite da "falso 9", ma a un falso 9 in genere è richiesta oltre al tempo dell'inserimento in area, anche una certa visione di gioco e la capacità di dialogare con i compagni, qualità che non sono tra le migliori di Balotelli. Perché Balotelli non ama giocare spalle alla porta, è più una seconda che una prima punta. Allora si potrebbe provare a schierarlo dietro a Pazzini, però con soli due centrocampisti centrali El Shaarawy a quel punto dovrebbe difendere ancora di più di quello che sta facendo, giocando più lontano dalla porta. I due giocatori non sono in assoluto incompatibili ma non si "incastrano" perfettamente e quindi difficilmente daranno il massimo del loro potenziale giocando insieme, qualcosa necessariamente dovranno perdere, a meno che non siano bravi a riadattarsi (a loro favore il fatto che sono giovani). Bisognava pensarci prima di spendere un mucchio soldi per Balotelli, soprattutto dopo che lo stesso Galliani aveva dichiarato che con Ibrahimovic ancora in rosa El Shaarawy non sarebbe esploso. La coerenza non è di casa in via Turati, ma , ormai da lungo tempo, sappiamo che non sono certo considerazioni di natura tecnico-tattica quelle che determinano gli acquisti al Milan quanto piuttosto amicizie personali, esigenze elettorali, dispetti ai "cugini"e altro ancora. Una società gestita "ad-minchiam" che anche per questo ogni anno ha un deficit di 60-80 milioni, nonostante il mercato povero e spesso in attivo, al contrario di club come Barcellona, Bayern etc... che sul mercato spendono più di noi ma, stranamente, finiscono sempre, negli ultimi anni, in attivo, anche di diverse decine di milioni di euro.

lunedì 11 febbraio 2013

"Sgancio"


E l'effetto Balotelli? Tutto qui? Qualche buon rigorista già l'avevamo. Dobbiamo solo ringraziare il vecchio cuore rossonero di Astori se i punti di "sgancio" dai cugini sono solo 2.

lunedì 4 febbraio 2013

Più di Mario poté Paolo...



...Paolo Valeri ( quello del  rigore inesistente in Atalanta-Inter dell'anno scorso) ovviamente. Che sicuramente è costato meno del "negretto di famiglia". Il rigore dato ieri sera è incommentabile ed è l'ennesimo di una lunga lista di orrori arbitrali a favore del Milan, ma dubito che basterà per il terzo posto. Ho sentito dire tante sciocchezze su Balotelli, come se ci fosse stato Pazzini non avrebbe segnato a un metro dalla porta... il giudizio sul mercato non cambia, anzi. Nei prossimi giorni faremo un'analisi del mercato delle nostre rivali.
Onore ad Allegri che con una difesa composta da Amelia, Abate, Zapata, Bonera e Constant è riuscito a prendere solo un gol da Di Natale e Muriel. E che sta facendo rendere al massimo oltre Montolivo, El Sharaawy anche il  giovane Niang e sta recuperando un Flamini quanto mai prezioso nel deserto tecnico del nostro centrocampo.

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