martedì 29 gennaio 2013

Balotelli al Milan: una disgrazia



A chi mi accusa di essere antimilanista lascio spiegare alle parole del mio arcinemico Butirrometro perché è un acquisto sbagliatissimo: "Capivo l'acquisto se si fosse ceduto Robinho (stesso ingaggio), non lo capisco stante la rosa attuale: Balotelli "risolve" un problema che non c'è e non risolve (anzi ne pregiudica la soluzione) quelli che ci sono. Non arriverà un centrocampista che possa sostituire De Jong o far prendere fiato a Montolivo, questo serviva subito.
In prospettiva poi sarebbe servito un centrale di difesa di qualità."

Ci aggiungo che è un inutile paracarro che segna col contagocce (per ora nella sua miglior stagione ha segnato 17 gol, campionato, coppe europee, FA Cup e Coppa di Lega e supercoppette varie incluse) e che pesterà i piedi ad El Shaarawy.

Chiaramente un acquisto elettorale, per prendere, ancora una volta, in giro i tifosi, che non migliora e anzi crea problemi alla squadra, dilapidando le già scarse risorse.

Solo dei cretini possono esultare per un acquisto del genere.
A differenza di Pato non ha mai avuto grossi problemi di infortunii ma come lui ha visto diminuire la sua quotazione sul mercato, nonostante la pur giovane età. Un motivo ci sarà. Altro che grande Galliani... da prenderlo a calci nel culo!


giovedì 24 gennaio 2013

Noia

La vittoria di domenica scorsa, con la bella doppietta del Pazzo, le solite bufale di mercato, Zaccardo e quant'altro non riescono onestamente a invogliarci troppo a venire sul blog a scrivere. Mancano argomenti su cui riflettere e pure sugli altri blog vedo che si batte la fiacca. Per carità, il fatto che si vinca e lo si trovi normale , vista la situazione in cui si era a inizio stagione (c'è ancora qualcuno che vuole esonerare Allegri?) è  ottimo. Però per un blogger a volte non è facile trovare argomenti di cui scrivere. Piuttosto che dire cazzate, piuttosto che inventarci notizie come Critica o altri, preferiamo il silenzio.

lunedì 14 gennaio 2013

Doping?

Da Calciomercatoweb

CORINTHIANS PATO MILAN/ SAN PAOLO (Brasile) –“Cornuti e mazziati” recita il vecchio adagio popolare che mai come oggi calza a pennello per descrivere la situazione delMilan. Dopo aver ceduto Patoal Corinthians, i rossoneri sono stati infatti accusati dal medico che ha monitorato la muscolatura dell’attaccante, dando il via libera al suo ritorno alle attività: “Può tornare a giocare – esordisce Beny Schmidt, primario del reparto di Neurologia Muscolare a San Paolo a Folha de Sao Paulo – la biopsia non ha rilevato alcun problema, tranne qualche alterazione minima. Questa situazione dipende dagli allenamenti fatti in Italia. Non è una questione di intensità, ma di monitoraggio per conoscere a fondo i muscoli. Ci sono trattamenti e sostanze utilizzate da squadre straniere che non conosciamo in maniera specifica”, ha concluso il medico.


Ricordate la storia della crescita? Degli 8 centimetri?   Etc...,  Etc.. etc... etc...

venerdì 11 gennaio 2013

Vieri e Brocchi, i gemelli del crac "Bancarotta da 14 milioni di euro"



I due ex calciatori sono sotto inchiesta a Milano per il fallimento della loro società di arredi di lusso
Le loro abitazioni sono state perquisite dai militari della guardia di finanza. Coinvolte anche le madri

di EMILIO RANDACIO per Repubblica.
Hanno tentato di diversificare i propri investimenti: da calciatori, fare il grande passo nel mondo della finanza. Un modo per fare fruttare i lauti guadagni incassati in anni trascorsi a inseguire un pallone, prima con il marchio di moda casual, Baci & Abbracci, poi spingendosi oltre, fondando l’ambiziosa Bfc&co, specializzata nel mondo degli arredi di lusso importati da mezzo mondo. Missione naufragata sotto i colpi di un fallimento da 14 milioni di euro. I sogni di un futuro da manager per Christian Vieri e Cristian Brocchi si sono infranti contro un provvedimento firmato dal pm milanese Maurizio Ascione.

I finanzieri del Nucleo regionale di polizia tributaria, nel perquisire le loro abitazioni, hanno notificato ai due calciatori (il primo ex stella di Milan, Inter e Juventus, il secondo ancora in attività con la Lazio), un invito a comparire in cui si ipotizza il reato di concorso in bancarotta. Nei guai anche le madri dei due calciatori, Christiane Rivaux e Rossella Cerruti — entrambe con una carica sociale — e l’amministratore di fatto della società, Fabio Arcuri (manager anche del marchio Baci & Abbracci). Vieri e la madre risultavano all’estero (il primo a Dubai, la seconda a Londra) e hanno garantito che rientreranno in Italia per conoscere la ragione della perquisizione. Molto sintetico il provvedimento del pm Ascione, che ha mandato i finanzieri «alla ricerca di documenti in forma cartacea o informatica», che possano spiegare le ragioni di questo dissesto.

La guardia di finanza si è recata anche nelle sedi della Sunny srl di Prato e in quelle delle società Fillo e Tache Petit. La Bfc&co, sede ufficiale in via Morimondo, ha mosso i primi passi nel 2004 e fino alla dichiarazione d’insolvenza, dichiarata dal tribunale nell’ottobre scorso, era stata costituita per la vendita di accessori da cucina, elettroutensili di lusso, oggetti per il fitness. Da almeno quattro anni, però, i bilanci erano in drammatica perdita, a causa «del calo dei consumi che ha reso impossibile la continuità aziendale», recitava la relazione sulla situazione patrimoniale.

Il curatore fallimentare Michele Megaro e i legali del fallimento, Gianluca Minniti e Arturo Maniaci, hanno tentato fino all’ultimo una mediazione per chiudere il caso con una transazione, ma i soci (Brocchi e Vieri hanno un quarto a testa), non avrebbero dato alcuna risposta. Ora il pm Ascione (che ha ereditato il fascicolo dal collega Eugenio Fusco), vuole capire dove sia finito questo fiume di denaro che i creditori rivendicano. La storia della Bfc&co è stata caratterizzata da una vita breve quanto difficoltosa. Nella sede sono scoppiati, a distanza da pochi mesi l’uno dall’altro, due incendi misteriosi, probabilmente dolosi. Anche su questi episodi Ascione sembra essere intenzionato a vederci chiaro.
(11 gennaio 2013)


giovedì 10 gennaio 2013

Preso Saponara, bene così.

Da FootballArt


Destro naturale, longinlineo asciutto (184 cm per 73 kg di peso) è un attaccante italiano, classe 1991 in forza all'Empoli e in predicato di passare al Milan. Giocatore molto dotato dal punto di vista tecnico, ricorda per certe movenze alcune vecchie ali del calcio italiano (i granata Meroni e Sala prima di tutto) con movimenti semplici ma repentini e un ottimo controllo del pallone in corsa. Ottimo tiro di destro, che sfrutta anche nei calci piazzati, può giocare da attaccante esterno o anche da quarto centrocampista , stile Cristiano Ronaldo, su entrambe le fasce, anche se predilige giocare a sinistra. Recentemente è stato reinventato "trequartista alla Kaka" nel 4312 di Sarri dietro Tavano e Maccarone. Alla Kaka perché interpreta il ruolo con grande mobilità, velocità e accelerazioni con le sue leve lunghe, e propensione al gol, più da attaccante che da centrocampista, mentre forse soprattutto in funzione dell'età rispetto al modello ha una maggiore visione di gioco e del passaggio in profondità. Un giocatore interessantissimo, tra i più bravi giovani italiani in assoluto , che al Milan, viste le partenze di Pato e forse Robinho , serve come il pane, anche da subito. Da verificare solo la posizione (gioca meglio a sinistra, dove sta giocando El Shaarawy che a destra e in questo momento il Milan non sta giocando con un numero 10 fisso) ma non credo che questo sia un grosso problema, soprattutto sul lungo periodo. Per questo motivo avrei forse preferito un Cuadrado ma comunque un ottimo acquisto: la strada da seguire è questa.
Si vede la mano di Braida. + Braida - Galliani. 

lunedì 7 gennaio 2013

Vittoria di rigore, importantissima...

... visto che perdono quasi tutti... ma.... ma quello che fa più notizia è altro. Blatter che ci spernacchia. Ma soprattutto la teoria della fiscalità di Galliani, grande alibi degli ultimi 10 anni, disintegrata.


di GIULIANO BALESTRERI per Repubblica
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MILANO - Sorpresa. L'Eldorado dei calciatori è l'Italia. Niente Spagna, niente Inghilterra: è l'Italia il paese con l'imposizione fiscale più vantaggiosa per gli sportivi milionari. A patto - ovviamente - di voler giocare in campionato di primo livello e non voler emigrare verso Svizzera o Slovacchia. E sì perché un calciatore con uno stipendio di due milioni di euro in Serie A paga 874mila euro di imposte contro il milione della Liga spagnola, i 927mila euro della Premier League inglese e gli 876mila euro della Bundesliga tedesca. Insomma la tassazione resta più bassa di quella dei concorrenti anche dopo il contributo di solidarietà del 3% introdotto dal governo Monti per la parte eccedente i 300mila euro di reddito.

Certo qualche stella potrebbe scegliere il campionato francese dove l'imposta si ferma a 806mila euro, ma solo fino a quando il presidente Francois Hollande non riuscirà a imporre la super tassa sui redditi milionari: l'aliquota del 75% è stata bocciata dalla Corte costituzionale, ma l'inquilino dell'Eliseo non ha intenzione di mollare la prese e promette battaglia. A costo di assistere a una vera e propria migrazione di transalpini - come Gerard Depardieu - sta già pensando a una nuova forma di tassa patrimoniale.

Insomma dallo studio di Kpmg sulla diversa imposizione fiscale all'interno dell'Unione europea emerge un progressivo allineamento tra i singoli Paesi come negli auspici della Commissione che nella sua raccomandazione di dicembre chiedeva una maggiore 
armonizzazione tra i governi membri. Una strategia volta a disincentivare gli spostamenti da un Paese all'altro solo alla ricerca di una più favorevole imposizione fiscale.

Una raccomandazione che colpisce come un boomerang il mondo del calcio - italiano - mettendone a nudo tutti i limiti: mentre l'Uefa discuteva di fair play finanziario i club italiani si lamentavano della fuga dei calciatori verso la Spagna dove ad aspettarli c'era la "legge Beckham". La norma, introdotta nel 2005, prevedeva un'aliquota di tassazione ridotta dal 43% al 24% per tutti i lavoratori stranieri in Spagna con introiti superiori ai 600mila euro annuali. Una legge pensata per attrarre cervelli dall'estero, ma che, invece, ha attirato - soprattutto - piedi fini: da Beckham a Kakà fino a Ibrahimovic. Una norma che per i dirigenti italiani era fumo negli occhi, ma che una volta abolita, ha rivelato la fragilità dell'economia calcistica made in Italy e lo scarso appeal del campionato. Come dimostrano le numerose società in vendita e i pessimi risultati a livello di competizioni europee.

venerdì 4 gennaio 2013

Vergogna senza fine

Zapata, Constant, Emanuelson, De Jong, Muntari, Robinho, Niang, eppure fischiano solo Boateng. Ci sarà un motivo? Si, che questa volta il razzismo non c'entra nulla. C'entra, ancora una volta la demenza di un nostro giocatore e dei suoi compagni.

mercoledì 2 gennaio 2013

La situazione sugli svincolati di lusso

Qui e qui, potete trovare alcuni elenchi, parziali, di giocatori che si svincolano a giugno.
Tra questi i più interessanti, per il Milan, potrebbero essere , perché no, Consigli, come secondo o anche come primo, peggio di Abbiati e Amelia non è. Poi certamente Douglas in difesa , mentre Ferdinand oAshley Cole sono solo dei sogni. Interessante il giovane Kirchoff Il reparto che a mio avviso ha più bisogno, soprattutto di qualità è il centrocampo e allora perché non provare a prendere Holtby , Verdù, Kuzmanovic, magari pure Moussa Sissoko che entrerebbe a meraviglia negli schemi di Allegri? E perchè no, anche Lampard. Non dico tutti assieme, però sono dei giocatori validi su cui vale la pena ragionare. Certo i colpacci veri sarebbero Llorente e soprattutto Walcott, soprattutto se dovesse andare via Robinho. Interessentissima anche l'alternativa Hoarou o Nenè sempre del Psg.  Proviamo a immaginare che qualcuno di questi acquisti si concretizzi e mettiamoli in una ipotetica formazione tipo lasciando segnate con X e Y le eventuali altre posizioni da coprire sul mercato:

Consigli

De Sciglio DOUGLAS   X      Y

Montolivo KUZMANOVIC

WALCOTT  El Shaarawy   HOLTBY
                       
                       LLORENTE

Questo è il meglio che si potrebbe fare ma su alcuni giocatori come Walcott, Llorente, Holtby ci sono di mezzo grossi club, anche inglesi e il prezzo potrebbe non valere la candela.

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