mercoledì 22 agosto 2012

2012 fuga da Milanello

Possiamo raccontarcela come vogliamo ma non si scappa da questa logica. Cassano, stregato da Stramaccioni e ben consapevole della non competività di questo Milan, non sarà l'ultimo ad andarsene. Non è detto che sia un male. Sapete bene che sono sempre stato molto critico con la società ma , secondo me, liberarsi di Cassano , valore di mercato zero o forse pure negativo, prendendo Pazzini per meno della metà dei soldi con cui l'aveva preso l'Inter è una buona operazione, soprattutto pensando al fatto che noi abbiamo molto più bisogno di Pazzini di quanto l'Inter non abbia bisogno di Cassano.
Sulla politica di austerity non abbiamo mai avuto nulla da ridire, piuttosto siamo sempre stati critici quando i soldi sono stati presi e buttati via (Redondo, Rui Costa, Inzaghi, Stam, Oliveira, Zambrotta, etc...etc...). Un attacco formato da Pazzini, Robinho, Pato , El Sharaawy e Ze Eduardo non è poi così male, non mi sembra inferiore agli altri della serie A. I problemi semmai sono altrove.

domenica 19 agosto 2012

Stasera solita amichevole di inizio stagione.

A voler essere maligni potremmo dire Juve A contro Juve B. Va lasciamo stare. Spunti pochi. Calma piatta sul fronte mercato. Mancano poco più di 10 giorni alla fine e pure sui siti di calciomercato fanno fatica a inventarsi cose. Scambio Cassano-Pazzini, scambio Mexes-Bentner , etc... Sappiamo che mancano 3-4 tasselli per essere competitivi almeno per i primi 4 posti. Arriveranno?

lunedì 13 agosto 2012

Difesa senza pace . Arriva Zapata ma Mexes vuole andarsene

Come dare torto al non più giovane Philippe. Pensava di andare a giocare in un club migliore della Roma, poverello. L'operazione Zapata non è male. Il giocatore bravo e farà il suo. Se dovesse andare male lo si rispedisce al mittente.
Su Thiago Silva, ovviamente dopo che è andato via, qualcuno finalmente sta "aprendo gli occhi" e scrive quello che prima non si poteva scrivere.

giovedì 9 agosto 2012

Umiliati



Umiliati nel gioco e nei gol. Ma capita, può capitare. A differenza di quanto dice il solito "milanista" della domenica, che non essendo milanista non ha neanche memoria storica, perchè un 5-1 subito non si dimentica mai, una batosta del genere ha un precedente nella storia del Milan: Agosto 2000, Trofeo Jumpy Real Madrid 5- Milan 1. Stesso risultato, stesso avversario. Se vogliamo anche peggio , visto che la partita si giocò a San Siro.  Ma lui, quello li, quello che "sa tutto" delle indiscrezioni di mercato, delle beghe di spogliatoio, delle cene di Galliani da Giannino, lui la storia del Milan la ignora, completamente. Come fa uno che si dice milanista a dimenticare completamente una sconfitta tanto bruciante?  Magari non ti ricordi l'anno, l'occasione, non ti ricordi se noi abbiamo fatto un gol oppure no, però... come cavolo fai a dimenticarti 5 pappine prese dall'odiato Real? Questo per un milanista, ammesso che lui lo sia e io ne dubito, è molto più umiliante del risultato stesso.

sabato 4 agosto 2012

Milanisti futuribili: Mapou YANGA-MBIWA





Destro naturale, longilineo potente (184 cm per 77 kg) è un difensore francese originario della Repubblica Centroafricana. Fisico potente ma agile ed elastico, ha le classiche qualità del difensore africano (aggressività , corsa, rapidità, esplosività, potenza, allungo, resistenza allo sforzo, eccellente stacco aereo) coniugate con altre caratteristiche più "europee" (posizionamento, personalità, concentrazione, visione di gioco, temperamento freddo) e altre addirittura sudamericane (buon controllo di palle in corsa, anche in dribbling, abiutudine a salire col pallone tra i piedi per impostare, discreti fondamentali e buoni piedi). Insomma un difensore centrale completo, che può disimpegnarsi bene, anche in fase offensiva come laterale destro, bravo a intercettare i palloni avversari, in marcatura, in anticipo e in raddoppio ma che è anche bravo a destreggiarsi bene in disimpegno, proteggendo la palla e rischiando pure qualche dribbling, quando serve. Pulito negli interventi, prende pochi cartellini, con la personalità del leader, tentando anche cose che non gli escono sempre bene (lanci lunghi, i piedi sono buoni, ma ne abbiamo visti di migliori). Un giocatore giovane, di sicuro affidamento (sempre se non verrà tartassato e bollato come pippa al primo errore per fare spazio a qualche raccomandato di turno), con un prezzo accessibile anche a club non di primissima fascia: chi lo prende fa un affare. 

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