mercoledì 8 ottobre 2014

Paolo Maldini boccia senza metti termini il Milan di Inzaghi e spegne le velleità rossonere: "Questa squadra non è costruita per vincere".

Da Goal.com

La storia non si dimentica e, soprattutto, non si cancella. Nonostante dopo il suo addio al calcio giocatoPaolo Maldini sia rimasto ai margini del pallone, l'ex capitano del Milan non può infatti fare a meno di soffermarsi sull'attuale momento del Diavolo. Fatto di luci e ombre.
Dopo l'ottimo inizio gli uomini di Inzaghi hanno faticato parecchio, rialzando la testa solo sabato scorso contro il Chievo. E senza brillare. "Quella rossonera resta una storia fantastica anche senza un ulteriore epilogo. La contestazione della Curva nel gioro dell'addio? Sono contento di quanto successe. In quel modo ho preso le distanze da un tipo di mondo a cui non ho mai sentito di appartenere", ammette Maldini alla 'Gazzetta dello Sport'.
Quindi l'ex capitano del Diavolo si sofferma sul Milan di oggi: "Sono cambiate tante cose. Questo Milan è un gruppo nuovo con un allenatore nuovo. La realtà è che non sanno ancora quale può essere il vero obiettivo, però credo possano entrare nella lotta Champions. Senza soldi la gestione è complicata. Ma la campagna acquisti dice che il club ha programmato poco. Occorre mettere a fuoco l’obiettivo. Se è vincere, allora non è stato fatto abbastanza. Questa non è una squadra costruita per vincere".

Maldini non si fa un cruccio per non essere rientrato nel giro, anzi: "No, sono tranquillissimo. Ci sono stati dei contatti, poi non ho più sentito nessuno. Se mi chiamassero, ne parlerei volentieri, ma non sono io che cerco loro. E non è scritto da nessuna parte che debba lavorare al Milan. Se capiterà, bene, altrimenti va bene lo stesso. Per adesso non c’è nulla che mi faccia tornare sui miei passi".
Solo complimenti, invece, per l'amico Inzaghi: "Se è arrivato dov’è, significa che è bravo. La gavetta non è indispensabile, io ho avuto diversi compagni che erano già potenziali allenatori. Lui era uno di quelli che pensavo ce l’avrebbe fatta. A me la panchina non è mai interessata".
Infine Maldini promuove Conte e boccia Tavecchio: "Antonio è pieno di energie, ha idee, è il migliore c.t. possibile. L'elezione di Tavecchio invece dimostra che nostro calcio non si rinnova. Perché alla fine anche il calcio è politica".
La chiosa è dedicata ad un altro ex rossonero, Balotelli: "La sua vita è nelle sue mani. Ma non è detto che il percorso di crescita si completi... ".

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