domenica 16 gennaio 2011

A Lecce, con pressione.

Per la prima volta da quando è primo il Milan affronta la pressione dell'Inter e, per allontanare il fantasma della rimonta è obbligato a vincere contro un Lecce in buona forma.

6 commenti:

Danilo Zulli ha detto...

Stasera probabilmente è l'esame decisivo per vedere se siamo realmente da scudetto.
Secondo me non basta "solo" vincere, ma conta soprattutto il modo.

Le partite di oggi hanno in qualche modo rivalutate le prestazioni contro Cagliari ed Udinese.
Il cagliari si è sbarazzata tranquillamente del Palermo, mentre l'Udinese sembra aver passeggiato a Genova.

Aver conquistato 4 punti con queste due squadre (e se Abate al 94° fosse stato un giocatore di calcio...) sono una grande cosa.
Io credo che l'anno scorso non avremmo pareggiato la partita di domenica scorsa, penso che Allegri stia facendo un ottimo lavoro nella testa dei giocatori.

poi che l'Inter (ahimè) sia ancora la n. 1, non vuole un genio a capirlo, ma se saremmo bravi a gestire il vantaggio che abbiamo, potremmo alla fine farcela.

Rdv ha detto...

troppo presto e troppi pochi punti per poter "gestire". bisogna andare in campo e vincere.

Rdv ha detto...

e non c'è solo l'Inter. occhio alla Roma, ma soprattutto alla troppo frettolosamente data per morta Juventus.

Danilo Zulli ha detto...

Ma io infatti quando dico "gestire" mi riferisco a questo momento particolare dove l'Inter sembra stia risalendo prepotentemente la china. È di vitale importanza mantenere per almeno 3-4 partite il vantaggio che abbiamo oggi per acquisire sicurezza nei propri mezzi e per dare un segnale a quelli là che se davvero vogliono raggiungerci devono pedalare più del normale!

dnarossonero ha detto...

Ancora una giornata in cui Leonardo umilia e insegna calcio ad Allegri....

Manuale di calcio sul come perdere uno scudetto già vinto


ESONERO!!!!!!!!!!!!!

Rdv ha detto...

ormai il vantaggio è talmente esiguo che può essere assorbito con un'andatura normale anche se il Milan riesce a tenere. anche resistere 4-5 giornate servirebbe a poco se non si trova quell'equilibrio e quel gioco che latita. su una cosa ha ragione Dna, almeno il Milan di Leonardo aveva una sua identità precisa e un suo equilibrio, molto offensivo.
qui si gioca alla sperindio lasciando fare agli attaccanti e difendendosi con molti uomini, spesso invano. una cosa è farsi fare gol dall'udinese in contropiede, altra cosa è farsi recuperare dal Lecce. anche se io me la sentivo che il Milan non sarebbe uscito vittorioso dal Via del Mare.
senza favori arbitrali non si vince

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