Era la classica partita che ti chiedi “ma perché mai non ho impegnato la serata in altra maniera?”. Il Catania aveva deciso di non giocare a calcio per trovare il punto e noi eravamo imbottigliati. Sono stati la prima squadra che ci ha costretti ad un 2-4-4 corto perché hanno rinunciato completamente ad attaccare, limitandosi ad aspettare, così abbiamo dovuto alzare anche i due centrali ma gli esterni non avevano campo e siccome l’uomo non si salta, con quelli che abbiamo, si era fatta dura, parecchio dura, soprattutto quando Pato decide di farsi ipnotizzare da un Alvarez qualsiasi. Il solito possesso palla molle che ti fa imbestialire condito da conclusioni, mai in porta e sbilenche, di Seedorf, uno che nelle giornate peggiori è comunque quello che fa meno schifo o c'è gente che se la prende con lui anche stasera? E ancora. Ma, quelli di “Pirlo non serve” o “perché Leo mette sempre Pirlo” hanno visto la partita bene bene o no? Il regista serve, si riguardino le non-costruzioni della manovra di questa sera, che poi Pirlo sia nella fase calante della sua carriera mi pare ovvio ma allora ce la si prenda con chi, in via Turati o Arcore, non prende uno con le sue caratteristiche, o quando ci prova ci regala robe tipo Vogel. E' chiaro che Ambro e Mad Dog si nascondono quando si riparte?
Poi però succede che l’uomo che tanti presunti conoscitori di calcio avevano bocciato senza fiatare ti risolve da solo la partita. Nel 4-1-1-4 finale con Huntelaar ed Inzaghi supportati da Pato, Ronaldinho e Seedorf è stato proprio Il Cacciatore a zittire i suoi detrattori che vediamo adesso cosa s’inventeranno per descriverlo come un bidone, evidentemente giudicare in via definitiva per spezzoni di partita o poco più è diventato uno sport amato anche dal tifoso rossonero meno accorto ed arguto, molto superficiale. Capisco che si debba criticare la scelta della proprietà di dare il contentino di Huntelaar a prescindere dalle esigenze della squadra ma non si può “uccidere” a prescindere qualsiasi scelta di Berlusconi solo perché è Berlusconi, non è da gente obbiettiva, l’olandese è e resta forte in ogni caso. Poi può fare partite di merda anche lui, come altri ottimi giocatori, ma questo non cancella ciò che è in grado di fare. Il secondo gol dà l’esatta misura della tecnica del giocatore e del senso del gol ed il primo? Ah beh, gli espertoni parleranno di papera di Andujar senza pensare che il gesto improvviso di colpirla al volo di sinistro ha colto di sorpresa il portiere avversario, come dire, c’è sempre un modo per non riconoscere onestamente che un giocatore che sta sulle palle ha ribaltato i giudizi di certuni. Si sa, se si parte dal “Huntelaar è una pippa” su cui si è fatta una campagna costa fatica ammettere che almeno per una partita non è stato così. Questo vale per tanti ostracismi prevenuti da Inzaghi a Ronaldinho passando per Dida o Flamini. Io per esempio ho visto un grande Kakà nella partita odierna del Real Madrid, a prescindere dal risultato finale, l’ho visto sicuro e tecnico come poche altre volte, quasi mi ha fatto tristezza che abbia perso, tutto questo nonostante non mi faccia impazzire come tipo di giocatore, ma lo dico e ammetto. Esercizio di modestia ovviamente.
Carino essere secondi. Carino che il sig. Ciro Ferrara abbia fatto gli stessi punti di Ranieri dopo che la Juve ha speso cinquanta milioni per un randellatore alla Felipe Melo che se si chiamasse Filippo Melozzo giocherebbe nella Reggiana e per uno come Diego che quando giocava nel Werder li faceva arrivare decimi o giù di lì nella Bundesliga ed ora senza di lui sono secondi, insomma, un uomo decisivo direi. Carino che il sig. Ciro Ferrara si lamenti degli arbitri, cose tipo "non ci danno rigori da sette mesi" mi danno un certo godimento, evidentemente il saper perdere non è una cosa che si può insegnare, o si ha o non si ha, lui pare di no, i signori che lo stipendiano e parlano di terza stella poi sono dei gran cattivi insegnanti, si vede. Carino dove siamo perchè per me la Juve è un pallone gonfiato dai media per cercare l'anti-Inter d'estate ma continuo a guardare Fiorentina e Roma, quindi godo per un terzo posto ancora più rinforzato. Leo è sempre la longa manus della proprietà, in panca una sorta di tutt'uno con Silvio, che allena ma di testa sua, perchè mica è scemo, la sua intelligenza lo sta facendo emergere, e con lui chi l'ha scelto, va detto.Adamos8181




















Registro che abbiamo finalmente raggiunto il terzo posto. Ritengo che sia la posizione che rispecchia il valore complessivo della rosa per cui finora il tecnico Leonardo, considerati gli errori iniziali ed i meriti dell’ultimo periodo col nuovo 4-2-1-3, ha fatto il suo. Non ha fatto miracoli né ha inciso negativamente, un rendimento sufficiente da parte sua. In Champions League, se mai dovesse terminare il girone al primo posto, dimostrerebbe invece di essersi rivelato un valore aggiunto data l’indubbia superiorità del Real Madrid, ma è anche tutto il gruppo storico del Milan che nelle partite secche contro le grandi d’Europa mostra sempre un qualcosa in più, col tecnico precedente come con questo. Il fatto che ora siamo terzi non deve però toglierci motivazioni perché proprio questo gruppo ha bisogno del gusto della sfida. Parlare di Scudetto è fuori-luogo ma vivere alla giornata puntando ora al secondo posto della Juventus è doveroso per mantenere alte tensione e concentrazione. Se poi i bianconeri dovessero arrivarci comunque davanti non ci sarebbe niente da dire, basta guardare agli investimenti della loro proprietà in estate rispetto alla nostra ma attenzione, se nella rosa complessiva ci sono superiori non lo sono certo nella formazione titolare, lì possiamo giocarcela con tutti. Come dissi quest’estate, i due giocatori più talentuosi della rosa, Ronaldinho e Pato, sono rimasti. Se proviamo a toglierci dalla testa il Kakà, che non esiste più, delle due partite col Manchester United del 2007 direi che a livello tecnico non è che ci abbiamo perso granché a passare dal Seedorf-Kakà-Inzaghi al Seedorf dietro Pato-Borriello-Ronaldinho, anzi, tutt’altro. Il gioco della palla a Kakà e ci pensa lui non solo aveva stufato ma era anche divenuto prevedibile visto che il brasiliano aveva perso molta della sua brillantezza nell’accelerazione e nella progressione, condizionava troppo la squadra ed Ancelotti. Il gruppo aveva paura di non essere più competitivo senza di lui ma si sbagliava e ne ha avuto la controprova prendendo quattro punti su sei proprio al Real che schierava Kakà.