sabato 28 novembre 2009

Una settimana da diavolo - La diritta via non è smarrita



















La settimana delle due sfide con Cagliari e Olympique Marsiglia è stata decisamente positiva malgrado siano proprio le persone che sostengono essere la nostra rosa da  metà classifica o poco più a criticare incoerentemente la nostra squadra. Dico in generale, non qui nello specifico, quindi niente prese sul personale, grazie.
Abbiamo rinsaldato la terza posizione in classifica andando ad un rassicurante +4 sulla Fiorentina che è la vera rivale, Parma e Sampdoria sono chiaramente delle meteore che ci potranno fare neanche il solletico. Le due pere di Borriello date ai gialloblu la dicono lunga sull’abisso di valori tra noi e loro, il presunto fenomeno dei blucerchiati poi, tal Cassano, sappiamo come si sgonfi appena incontra qualche squadra seria. La nostra corsa è sui Viola e sulla Roma se Totti dovesse tenere (il Pupone sì che è un fuoriclasse assoluto), il vantaggio su entrambe è rassicurante. Se poi la Juventus dovesse sgonfiarsi sotto il peso dei cinquanta milioni buttati via per Diego e Felipe Melo tanto meglio. A proposito di Juventus faccio veramente tanti complimenti a quei “tifosi” bianconeri che persistono in cori razzisti nei riguardi di un cittadino italiano e a tutti quelli che dicono che questo non è razzismo ma solo antipatia verso il sig. Mario Balotelli. Se si arriva a dire che ad uno che non sta simpatico si può urlare "non esistono negri italiani" si è perso veramente il senso di quelli che sono i valori comuni cui ogni civiltà si deve ispirare, quei valori che stanno al di sopra di qualsiasi legge, quei principi che ogni uomo dovrebbe sentire suoi. Qualcuno d’importante ha detto recentemente che quelli che fanno così sono degli stronzi, no, sono ben peggio. Tornando al campionato l’Inter invece vincerà comodamente il diciassettesimo Scudetto conquistato sul campo, nessun dubbio.
In Champions League abbiamo messo una seria ipoteca sulla seconda posizione nel girone alle spalle della capolista della Liga, il Real, che però tutti o quasi dipingono inspiegabilmente come una squadretta che non vale mezzo Barcelona, c’era davvero qualcuno che chiedeva al Milan il primo posto nel girone? Primo posto peraltro ancora raggiungibile dato che la vittoria a Zurigo sarà poco più che una formalità e se così non dovesse essere sarebbe giusto che uscissimo subito. Curioso poi che si critichi la squadra rossonera che prende quattro punti su sei all’Olympique Marsiglia che viaggia a -3 dal Bordeaux in Ligue 1 ma con una partita in meno mentre passa quasi inosservata la Juventus che molti espertoni dipingevano come uno schiacciasassi irraggiungibile e che ha racimolato la miseria di un punto in due partite contro i francesi, dove sono quelli di “ah, se avessimo preso Felipe Melo”? O di “ma vuoi mettere Diego con Ronaldinho”?
Tutto questo discorso non vuole parare il sedere a Leonardo che però sta facendo il suo: terzo in Serie A, secondo dietro al Real Madrid nel girone di Champions League. L’ho già detto che non deve fissarsi col 4-2-1-3, che non deve essere un dogma, che possiamo anche adottare altri sistemi di gioco senza per questo perdere di pericolosità offensiva. Ho detto anche che per quel poco che si è visto Antonini merita un’altra chance dopo la partita col Chievo. Ho più volte difeso Favalli e sostenuto che come centrale è meglio di Kaladze e finché non torna Bonera deve essere lui la prima alternativa ai due inamovibili centrali titolari. Ho anche sostenuto che Flamini era praticamente un titolare aggiunto con Ancelotti, si guardino le presenze e i minuti giocati dello scorso anno, e non si spiega come mai ora sia finito ai margini, che non è assolutamente solo un onesto corridore e che deve giocare di più, al posto di questo straordinario Ambrosini quando ha bisogno di riposare o accanto a lui spostando Pirlo davanti. Allo stesso modo sottolineai già dopo le partite col Napoli e con la Lazio che Leonardo non è pronto ed efficace nel leggere la partita, ci sono tre cambi a disposizione e si devono sfruttare, se per una volta Pato gioca male si può passare alle due punte inserendo un centrocampista in più, non è un dramma. Questi difetti li avevo già indicati e purtroppo non sto vedendo miglioramenti in questo senso.
Una nota di merito ed una di demeritoIl segno positivo va per unBorriello determinante che molti ancora sottovalutano troppo, c’è poco da fare, un centravanti-boa come lui è più decisivo dell’ultimo Kakà. Cinque gol in queste due partite: due li ha fatti lui (quello coi francesi se l’è letteralmente inventato lui), negli altri tre è entrato tutte le volte nell’azione o con un assist o con un rigore procurato o portando palla sulla trequarti d’attacco dopo essersi girato spalle alla porta dando il là al gran gol di Pato di domenica. Ma non è stato solo questo. Guardate il primo tempo di ieri finché la condizione lo ha retto, tagliava sempre alle spalle dei difensori sui lanci di Thiago Silva che sostituiva in cabina di regia un Pirlo asfissiato dal pressing; guadagnava punizioni importantissime per far rifiatare la squadra; teneva palla e faceva da pivot allargando il gioco ora a sinistra ora a destra, i due registi mercoledì sono stati proprio Borriello e Thiago Silva. E poi c’è ancora gente che invidia Amauri o Milito rispettivamente a gobbi e cugini. Il segno negativo va a Dida. L’avevo ampiamente preventivato un paio di settimane fa quando sostenni che non mi dava alcuna sicurezza sulle uscite. Purtroppo avevo ragione e non è solo per il gol del pari francese dove smanaccia al centro dell’area servendo un assist a Lucho Gonzalez ma è proprio in tutta la partita che non esce mai dai pali, mai su un cross, mai su una punizione dalla trequarti. Leo quando lo rimettiamo Abbiati?
Concludo con Gattuso che non smette di deludermidopo la sceneggiata del derby d’andata. Il signore in questione, che sarebbe pure vice-capitano della nostra squadra, avrebbe dichiarato"Non sono l'ultimo arrivato quando sto bene voglio giocare, non posso aspettare che per farlo si infortuni qualcun altro. Non sono contento, così non va. Parlerò con Galliani e vedremo quali decisioni prendere". Questo è quello che si dice amore a prescindere per la maglia e non fifa di perdere i Mondiali ovviamente. Questo è quello che si chiama amore per la meritocrazia, ricordatemi per favore l’ultima partita decente del signore in questione. Questa è quella che si chiama intelligenza ma anche maturità di capire che non si è più al top e si può essere utili pure senza pretendere il posto fisso da titolare solo per riconoscenza o grazia divina. Si accomodi pure sig. Gattuso, non ci mancherà, è libero di andare a giocare altrove come noi abbiamo diritto ad avere un altro vice-capitano. Grazie per le ottime stagioni che in passato ci ha regalato ma se lei pretende la titolarità a prescindere tanti saluti e addio. Onore invece a Massimo Ambrosini che ha fatto panchina per anni senza fiatare pur essendo nettamente più forte dell’attuale numero 8.
Adamos8181

Nessun commento:

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails