Stefano CHIODI |
Nato il 26.12.1956 a Bentivoglio (BO)
Centravanti-ala (A), m 1.78, kg 72
Stagioni al Milan: 2, dal 1978-79 al 1979-80
Proveniente dal Bologna (squadra nella quale è cresciuto)
Esordio nel Milan in gare ufficiali e in Coppa Italia il 30.08.1978: Lecce vs Milan 2-3
Ultima partita giocata con il Milan il 13.04.1980: Milan vs Bologna 4-0 (Campionato)
Totale presenze in gare ufficiali: 67
Reti segnate: 22
Palmares rossonero: 1 Scudetto (1978-79)
Esordio assoluto in Serie A il 19.10.1975: Bologna vs Milan 1-1 (1 gol)
Centravanti-ala (A), m 1.78, kg 72
Stagioni al Milan: 2, dal 1978-79 al 1979-80
Proveniente dal Bologna (squadra nella quale è cresciuto)
Esordio nel Milan in gare ufficiali e in Coppa Italia il 30.08.1978: Lecce vs Milan 2-3
Ultima partita giocata con il Milan il 13.04.1980: Milan vs Bologna 4-0 (Campionato)
Totale presenze in gare ufficiali: 67
Reti segnate: 22
Palmares rossonero: 1 Scudetto (1978-79)
Esordio assoluto in Serie A il 19.10.1975: Bologna vs Milan 1-1 (1 gol)
"Attaccante coraggioso, poco agile ma solido, un po' macchinoso nei movimenti ma con un tiro potentissimo. Un lottatore e un creatore di spazi, più che un realizzatore, tanto che nello scudetto della "Stella", da punta titolare, segna un solo gol su azione." (Da La Grande Storia del Milan, Gazsport 2005)
"Il Milan che vince il decimo scudetto che vale la Stella, nel '79, è forse l'unica squadra campione d'Italia con una prima punta capace di realizzare un solo gol su azione (al Catanzaro, n.d.r.). L'eroe di questo bizzarro primato è un centravanti-ala emiliano che, dopo un anno di apprendistato al Teramo e tre buoni campionati al Bologna, giunge a San Siro nell'estate del '78. Ha 22 anni e fisicamente è un torello, non ha paura di nulla. Liedholm lo piazza in mezzo all'area: il suo compito è prendere botte e aprire spazi per le mezze punte, i fantasisti ed i terzini dal gol facile (i vari Bigon, Antonelli, Novellino, Maldera).
Il risultato è il titolo tricolore, cui l'ex rossoblu contribuisce, appunto, con una rete su azione e sei rigori, specialità nella quale eccelle (li tira nel modo più rassicurante, una stangata senza nemmeno guardare il portiere e chi s'è visto s'è visto). Dopo due annate in rossonero va alla Lazio, ancora al Bologna e di nuovo alla Lazio: senza mai spopolare." (Dal "Dizionario del calcio italiano" di Baldini & Castoldi, 1999)
2 commenti:
"Attaccante coraggioso, poco agile ma solido, un po' macchinoso nei movimenti ma con un tiro potentissimo. Un lottatore e un creatore di spazi, più che un realizzatore, tanto che nello scudetto della "Stella", da punta titolare, segna un solo gol su azione."
Un Borriello d'altri tempi insomma.
Morto troppo giovane, purtroppo.
Grazie Stefano, riposa in pace
Massimo rispetto per chi appartiene alla nostra storia rossonera. Spiace anche per l'uomo, al di là del suo essere un ex-rossonero,che se n'è andato via davvero troppo presto.
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